Bougherra, il capitano dell'Algeria che ha meritato i Mondiali più di tutti

Francesco Caremani

Se c’è un giocatore che merita di essere in campo a Belo Horizonte oggi, per Belgio-Algeria, questo è Madjid Bougherra, capitano dei verdi africani e difensore senza squadra, dopo la fine del contratto con i qatarioti del Lekhwiya, al termine di tre stagioni.

Se c’è un giocatore che merita di essere in campo a Belo Horizonte oggi, per Belgio-Algeria, questo è Madjid Bougherra, capitano dei verdi africani e difensore senza squadra, dopo la fine del contratto con i qatarioti del Lekhwiya, al termine di tre stagioni. Suo il gol decisivo che ha permesso agli algerini di sconfiggere il Burkina Faso nello spareggio per la qualificazione ai Mondiali. La squadra del bosniaco Vahid Halilhodzic, che si è fatto un nome nella Ligue 1, aveva perso 3-2 l’andata, ma nella gara di ritorno ci ha pensato Madjid “Magic” (come si fa chiamare su Twitter @magicbougherra) Bougherra al 49’ a segnare la rete che vale una carriera, oltre gioco, partita, incontro. Salvando anche il Ct nel 2010 sulla panchina della Costa d’Avorio si era giocato la partecipazione a Sudafrica 2010 dopo essere stato eliminato negli ottavi di Coppa d’Africa proprio contro l’Algeria (2-3).

 

Madjid è nato in Francia, a Longvic, Borgogna, regione di grandi vini piuttosto che di grandi giocatori, ma non ha rinnegato le proprie radici e ha fatto una scelta controcorrente una volta che ha iniziato a fare sul serio con i piedi. Cresciuto nei settori giovanili del Fontaine d’Ouche e dell’ALC Longvic esordisce da professionista a Gueugnon, nel 2006 passa al Crewe Alexandra, dopo 11 presenze e un gol lo acquista lo Sheffield Wednesday; l’anno dopo è al Charlton Athletic e quello dopo ancora ai Rangers Glasgow. Tra Madjid e Ibrox Park è amore a prima vista, tre campionati indimenticabili (81 presenze e 3 reti) nei quali Bougherra vince tre Scottish Premier League, una Coppa di Scozia e due coppe di Lega, sempre un double, sempre primi, sempre davanti al Celtic. Le loro strade però si dividono, la situazione finanziaria del club vacilla e Madjid non trova l’accordo per il nuovo contratto (un quadriennale): “Stavo bene e volevo rimanere, andare via mi è dispiaciuto molto”, ha dichiarato il difensore algerino al quotidiano The Scotsman.

 

[**Video_box_2**]Madjid Bougherra è nato il 7 ottobre del 1982, l’anno in cui l’Algeria ha partecipato al suo primo Mondiale incantando il mondo e uscendo al primo turno per colpa della combine tra Germania Ovest e Austria. Nazionale dal 2004, Pallone d’Oro algerino e arabo nel 2009 e nel 2010, vorrebbe riportare le Volpi del deserto ai fasti di un tempo, anche se una delle rappresentative africane più forti di sempre ha portato a casa solo una Coppa d’Africa nel 1990. In Qatar ha vinto due Stars League e una Crown Prince Cup, con l’obiettivo mancato della Champions asiatica, ma i soldi da soli non bastano, nemmeno a Doha. Un’esperienza comunque importante per Madjid che sperava di poter giocare in Premier League, piuttosto che in Russia o in Francia, ma l’ingaggio del Lekhwiya gli ha permesso di non perdere la Nazionale.

 

Nel girone H ci sono pure Russia e Corea del Sud, così il ruolo di Cenerentola pare assegnato d’ufficio proprio all’Algeria, ma né Halilhodzic né Bougherra intendono ritornare a casa senza aver lasciato un segno in questo torneo. Il primo ha un debito di riconoscenza verso il difensore nato in Francia, il secondo verso i Rangers Glasgow, dove vorrebbe tornare anche giocando gratis, magari per festeggiare la promozione nel massimo campionato scozzese. Uno come lui ai Gers farebbe comodo, uno abituato a vincere, un leader, capitano della Nazionale, che molto probabilmente lascerà dopo l’esperienza brasiliana. Nel 2015 c’è però la Coppa d’Africa e Madjid un pensierino l’ha già fatto. Per giocare, per essere determinante ancora una volta, per non dover svestire per sempre la maglia verde che lo fa sentire così orgoglioso della propria terra d’elezione.

 

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