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Così Vladimir Putin è diventato (anche) un gioco erotico

Michela Maisti

Non bastavano le tette al vento delle Femen né gli exploit pro-gay delle transgender italiane alle scorse Olimpiadi di Sochi (vedi Vladimr Luxuria, ex Muccassassina, al secolo deputata Sel in quota toilette rosa alla Camera, all’anagrafe Vladimiro Guadagno). A contrastare la politica anti homosex del presidente russo Vladimir Putin sono arrivati anche i sex toys. L’autore della trovata si chiama Fernando Sosa. Scultore, graphic designer e fine umorista, a quanto pare. Alla modica cifra di 14 sterline sarà possibile acquistare online un giochino erotico a forma di Putin.

    Non bastavano le tette al vento delle Femen né gli exploit pro-gay delle transgender italiane alle scorse Olimpiadi di Sochi (vedi Vladimr Luxuria, ex Muccassassina, al secolo deputata Sel in quota toilette rosa alla Camera, all’anagrafe Vladimiro Guadagno). A contrastare la politica anti homosex del presidente russo Vladimir Putin sono arrivati anche i sex toys. L’autore della trovata si chiama Fernando Sosa. Scultore, graphic designer e fine umorista, a quanto pare.

    Alla modica cifra di 14 sterline sarà possibile acquistare online un giochino erotico a forma di Putin. Grazie ai prodigi della stampa in 3D il prototipo ha già avuto un grande successo. Ma questo piccolo aggeggio – finora disponibile solo in arenaria – sarà presto prodotto in serie di silicone, assicura il suo creatore.

    Se non ha ancora invaso la Crimea, di sicuro il leader russo si prepara a entrare in altri territori, non proprio inesplorati. Questa volta senza dover mobilitare eserciti.

    I veterani dell’autoerotismo avevano già fatto faville per le precedenti “opere d’arte” create da Sosa. Putin ha infatti un predecessore di tutto rispetto: il repubblicano americano Chris Christie. Ma la lista è ancora lunga e di idee orientate alla contestazione politica lo scultore sembra averne ancora molte. Dalle pagine del suo blog presenta nuovi personaggi. Quello di oggi è il senatore repubblicano Mitch McConnel, metà uomo metà tartaruga, nella versione dell’artista, finito nel mirino per la sua presunta inazione politica e per non aver rimediato ai problemi di corruzione che costellano il panorama politico americano. Pare che anche la signora Clinton e il repubblicano Rubio debbano prepararsi al peggio. Sono tra i nomi inseriti nel sondaggio su quale dovrà essere il prossimo “statista” a cui dare una forma... speciale. Il mondo gay friendly (e non) avrà di che divertirsi, le tasche di Sosa pure.