Difesa in pantofole

Luigi De Biase

C’è un politico russo che segue quel che succede a Washington con il generale David Petraeus come se fosse un film visto alla tv qualche sera prima. Il suo nome è Igor Serdyukov, è stato ministro della Difesa per cinque anni e avrebbe ancora un posto al governo se non fosse capitato al centro di un intrigo con donne eleganti, messaggi anonimi e un bel po’ di soldi – per i giornali sono tre miliardi di rubli, circa 80 milioni di euro, ma la cifra potrebbe anche salire. Serdyukov è finito nei guai due settimane fa, quando la polizia ha perquisito le case e gli uffici di alcuni funzionari coinvolti in un caso di tangenti.

    Mosca. C’è un politico russo che segue quel che succede a Washington con il generale David Petraeus come se fosse un film visto alla tv qualche sera prima. Il suo nome è Igor Serdyukov, è stato ministro della Difesa per cinque anni e avrebbe ancora un posto al governo se non fosse capitato al centro di un intrigo con donne eleganti, messaggi anonimi e un bel po’ di soldi – per i giornali sono tre miliardi di rubli, circa 80 milioni di euro, ma la cifra potrebbe anche salire. Serdyukov è finito nei guai due settimane fa, quando la polizia ha perquisito le case e gli uffici di alcuni funzionari coinvolti in un caso di tangenti: gli investigatori sono entrati nella sede di una società pubblica legata all’esercito, Oboronservis, e hanno suonato al campanello di Evgenia Vassileva, 33 anni, un debole per Dior e un posto importante al ministero della Difesa. Erano le sei di mattina e i problemi sono cominciati proprio in quel momento, perché alla porta non è arrivata Vassileva senza trucco, ma Serdyukov in persona, in vestaglia e pantofole.

    Nelle case russe ogni ospite si toglie le scarpe prima di entrare, è un segno di rispetto verso i padroni di casa, ma i rapporti fra Serdyukov e Vassileva vanno oltre il buon vicinato – i due vivono nello stesso palazzo. La storia delle pantofole non è uscita subito sui giornali russi, all’inizio pareva che Serdyukov avesse assistito alla visita della polizia nella sede di Oboronservis, poi si è capito che la perquisizione era un’altra, era quella a casa della bionda Evgenia, e le gole profonde danno grande importanza al dettaglio. “Vedete, non è la corruzione che ha distrutto Serdyukov – ha detto una fonte del Cremlino ai reporter di Reuters – Il vero problema sono quelle pantofole”. Evgenia, in effetti, non è l’unica donna nella vita di Serdyukov, l’ex ministro ha sposato Yulia Zubkova, la figlia di Viktor, ex vicepremier, capo di Gazprom e fedele alleato del presidente Vladimir Putin.
    Nell’appartamento la polizia ha sequestrato un centinaio di anelli, quadri antichi e diamanti: gli investigatori sospettano che la giovane manager abbia a che fare con un gran giro di denaro.

    Il giro di denaro sarebbe uscito dalle casse del ministero della Difesa e ora gli investigatori cercano di allargare la loro inchiesta. In molti a Mosca pensano che Serdyukov sia caduto in disgrazia per colpa della corruzione, alcuni credono davvero che il problema siano le pantofole, ovvero il fatto di avere tradito la figlia di Zubkov e l’intero clan del presidente Vladimir Putin, ma c’è una terza ipotesi che gli analisti tengono in conto: forse l’ex ministro è la vittima di uno scontro tra conservatori e riformisti.

    Serdyukov è stato scelto nel 2007 per trasformare l’esercito in una macchina moderna, il che significa meno uomini e armi efficienti, magari prodotte all’estero. Negli ultimi cinque anni la Russia ha trattato l’acquisto di navi francesi per la marina, molti vecchi generali hanno lasciato le caserme, e nei corridoi del ministero sono comparse decine di donne belle e pronte a tutto per difendere il loro capo, anche a offendere gli uomini in divisa. Questo piano ha garantito a Serdyukov la fama di riformista, ma gli ha portato anche qualche grana nei palazzi del governo: chi siede al ministero della Difesa ha un peso notevole negli equilibri del potere russo, controlla un budget poderoso (circa 70 miliardi di dollari all’anno, il 3 per cento del pil), gestisce caserme, arsenali atomici e migliaia di uomini in ogni angolo del paese, è normale che quel posto sia nei sogni di molti, soprattutto fra i conservatori, ed è possibile che l’inchiesta sulla truffa e le soffiate su Vassileva siano partite proprio da quei banchi.

    Una conferma a questa tesi sta nella nomina del successore di Serdyukov: Putin ha scelto Sergey Shoigu, un politico con le stellette che è molto popolare in Russia, ma non ha certo la fama del modernizzatore. “Ogonek”, il magazine del quotidiano economico Kommersant, gli ha dedicato la sua ultima copertina e un titolo con il punto interrogativo: Shoigu porterà a termine la riforma della Difesa? Forse sì, è la risposta, ma i tempi saranno molto più lunghi del previsto.

    Putin non si è fermato al ministro in pantofole e la scorsa settimana ha silurato anche il capo di stato maggiore dell’esercito (il generale Gerasimov, un reduce della guerra in Cecenia, ha preso il posto di Nikolai Makarov), e lunedì è stato il turno di Yuri Urlichich, il numero uno di Glonass, una società che produce sistemi di navigazione per le Forze armate, finito sotto accusa per corruzione. Secondo il quotidiano Vedomosti questa sequenza di dimissioni e cambi alla Difesa è una “quasi purga”: Putin non ha mai licenziato così tanto in così poco tempo, e le pressioni dei conservatori sono più decisive di tangenti e tradimenti.