Anti rigoristi di lotta

Prove tecniche di internazionale sindacale contro l'austerity europea

Alberto Brambilla

Ieri organizzazioni sindacali e studenti hanno protestato in Spagna, Grecia, Portogallo, Italia, Irlanda e altri diciassette stati europei contro le misure di austerità che stanno paralizzando l’attività economica dei paesi periferici dell’Unione europea. Gli scioperi e le manifestazioni hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone e sono stati coordinati a livello internazionale dalla European trade union confederation (Etuc), sigla che raccoglie i rappresentanti dei lavoratori di tutta Europa.

Leggi l'editoriale Quando la retorica è violenta

    Roma. Ieri organizzazioni sindacali e studenti hanno protestato in Spagna, Grecia, Portogallo, Italia, Irlanda e altri diciassette stati europei contro le misure di austerità che stanno paralizzando l’attività economica dei paesi periferici dell’Unione europea. Gli scioperi e le manifestazioni hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone e sono stati coordinati a livello internazionale dalla European trade union confederation (Etuc), sigla che raccoglie i rappresentanti dei lavoratori di tutta Europa. Il segretario confederale, Judith Kirton-Darling, ha detto alla Bbc che l’austerity non funziona perché “aumenta le ineguaglianze, l’instabilità sociale e non sta risolvendo la crisi economica”. Quanto questi eventi possano effettivamente influenzare le politiche dei governi resta da vedere. La trama della giornata si è ripetuta in maniera simile in tutti i ventitré paesi interessati. Le proteste sono iniziate in maniera pacifica, i cortei hanno sfilato nelle capitali e nelle città più importanti, ma in seguito si è arrivati allo scontro con le forze dell’ordine.

    Gli episodi più violenti sono avvenuti in Spagna, dove la disoccupazione ha raggiunto il record europeo del 25 per cento. Sono state arrestate 82 persone, ferite 34 tra polizia e manifestanti. In Italia le proteste hanno riguardato i principali capoluoghi, con tafferugli tra studenti e polizia a Milano, Torino, Padova, Firenze e Napoli. Per le strade di Roma sono scoppiate diverse bombe carta durante la tarda mattinata. La polizia si è scontrata con i manifestanti nell’inusuale scenario del Lungotevere, in pieno centro. Imbottigliati sul ponte Garibaldi, dopo avere lanciato alcuni petardi, cinquanta di loro hanno subìto la carica degli agenti in tenuta antisommossa. Sono arretrati di diverse centinaia di metri dopodiché si sono dispersi. Tre gli arresti, cinquanta i fermi. Tali episodi rischiano di “oscurare” le motivazioni della protesta, secondo il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Per il segretario della Cgil, Susanna Camusso, il governo Monti “ha tolto fiducia e speranza ai giovani del paese”. Per Carla Cantone (pensionati Cgil) è invece “in atto una macelleria sociale senza precedenti”. La Cgil è l’unica sigla italiana ad avere scioperato.

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    • Alberto Brambilla
    • Nato a Milano il 27 settembre 1985, ha iniziato a scrivere vent'anni dopo durante gli studi di Scienze politiche. Smettere è impensabile. Una parentesi di libri, arte e politica locale con i primi post online. Poi, la passione per l'economia e gli intrecci - non sempre scontati - con la società, al limite della "freak economy". Prima di diventare praticante al Foglio nell'autunno 2012, dopo una collaborazione durata due anni, ha lavorato con Class Cnbc, Il Riformista, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e il settimanale d'inchiesta L'Espresso. Ha vinto il premio giornalistico State Street Institutional Press Awards 2013 come giornalista dell'anno nella categoria "giovani talenti" con un'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.