Alle porte di Todi 2, i cattolici si scoprono di almeno tre partiti diversi

Paolo Rodari

E' caldo l'autunno dei cattolici. Svaporata l'idea di un unico partito confessionale complice anche una certa tiepidezza non soltanto del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, ma anche della segreteria di stato vaticana e dunque del cardinale Tarcisio Bertone, il mondo che fa riferimento alla chiesa italiana si interroga su cosa fare. Come concretamente dare ascolto alla richiesta esplicita di Benedetto XVI di “una nuova generazione di politici cattolici”?
“Todi due” è alle porte, in programma i prossimi 21 e 22 ottobre. Le sette sorelle che organizzano l'evento – Cisl, Confartigianato, Acli, Movimento cristiano lavoratori (Mcl), Coldiretti, Compagnia delle Opere, Confcooperative – hanno un progetto preciso: fare gruppo per contare in vista delle elezioni.

    Roma. E’ caldo l’autunno dei cattolici. Svaporata l’idea di un unico partito confessionale complice anche una certa tiepidezza non soltanto del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, ma anche della segreteria di stato vaticana e dunque del cardinale Tarcisio Bertone, il mondo che fa riferimento alla chiesa italiana si interroga su cosa fare. Come concretamente dare ascolto alla richiesta esplicita di Benedetto XVI di “una nuova generazione di politici cattolici”?

    “Todi due” è alle porte, in programma i prossimi 21 e 22 ottobre. Le sette sorelle che organizzano l’evento – Cisl, Confartigianato, Acli, Movimento cristiano lavoratori (Mcl), Coldiretti, Compagnia delle Opere, Confcooperative – hanno un progetto preciso: fare gruppo per contare in vista delle elezioni. Contare come? E, soprattutto, dove? In un’area moderata alternativa alla sinistra, questo il loro preciso e dichiarato progetto. Fin qui gli organizzatori. Ma intorno, e cioè in quel mondo cattolico che poi concretamente dovrebbe portare i voti, la base insomma, il popolo, l’unità di intenti è la medesima? Lunedì scorso le sette sorelle hanno incontrato i leader dei movimenti ecclesiali più importanti e le posizioni divergenti e non univoche sono venute alla luce del sole.
    Di certo le Acli non parteciperanno a un’aggregazione che tiene fuori il Partito democratico. Non è nel loro Dna, non appartiene alla loro formazione politica e sociale. Dall’altra parte del gruppo, la Cdo – che di fatto significa Comunione e liberazione – sembra decisa, qualora attorno a Mario Monti si crei un partito laico che continui l’agenda dell’attuale esecutivo, a offrire il proprio appoggio. Un cambio di rotta deciso dopo gli anni di infatuazione per Silvio Berlusconi.

    Tra i movimenti, i più decisi sull’idea di ricostruire un Pdl a spinta cattolica, che ci sia o che non ci sia Berlusconi in campo, sono loro, i pasdaran del Family day. Chi? Il Rinnovamento nello Spirito e i Neocatecumenali. Due movimenti (il secondo in verità si ama definire soltanto un Cammino e non un movimento in quanto tale) decisi a tornare alle battaglie sul campo, quelle dei princìpi da difendere senza paura (come fu appunto il Family day) anche, e soprattutto, nell’agone politico. Si dice che entrambi abbiano buone, buonissime entrature in segreteria di stato vaticana. Se così fosse, verrebbe confermata l’idea di un Vaticano più vicino al centrodestra perché ancorato alla necessità di non tradire i princìpi “non negoziabili” di ratzingeriana memoria. Intanto sabato prossimo a Chianciano l’Udc fa festa interrogandosi sul futuro. Quali strade prendere?

    Ai todini non piace l’idea di una Udc alleata del Pd (e magari degli antigovernativi) ma nemmeno l’ipotesi di aggregarsi a un partito che vuole correre da solo. Il sogno sarebbe che Casini lavorasse per la costruzione della “benedetta” aggregazione di centro alternativa alla sinistra. Un’ipotesi, anche questa, che difficilmente verrà percorsa.
    Insomma, un gran bailamme. Nel quale si segnala anche il ritorno sul campo di Dino Boffo, oggi direttore di Tv2000, la tv dei vescovi. Sabato a Senigallia parteciperà al raduno di una delle sette sorelle, l’Mcl, parlando proprio dell’impegno sociale e politico dei laici.