Draghi di ultima istanza

Alberto Brambilla

La decisione di oggi della Banca centrale europea è un punto fisso nella risoluzione della crisi. Il presidente, Mario Draghi, si è messo alla guida dell’euro e ha annunciato l’atteso piano di acquisto dei titoli di stato a breve termine (da uno a tre anni) sul mercato secondario per un tempo necessario a raggiungere l'obiettivo di restaurare le distorsioni che hanno spaccato l’Eurozona. “Abbiamo messo un freno pienamente efficace per evitare scenari distruttivi e evoluzioni particolarmente gravi per la stabilità dei prezzi nell'area euro”, ha detto Draghi nella conferenza stampa successiva al Consiglio direttivo.

Leggi Draghi tranquillizza l'Europa: "Acquisto illimitato di bond. Niente paura" - Leggi Draghi non fa poltica ma è maestro nel capirla di Marco Valerio Lo Prete - Leggi  Lo spread delle cancellerie europee - Leggi Così il Draghi politico continua a rianimare l’euro di Marco Valerio Lo Prete

     La decisione di oggi della Banca centrale europea è un punto fisso nella risoluzione della crisi. Il presidente, Mario Draghi, si è messo alla guida dell’euro e ha annunciato l’atteso piano di acquisto dei titoli di stato a breve termine (da uno a tre anni) sul mercato secondario per un tempo necessario a raggiungere l'obiettivo di restaurare le distorsioni che hanno spaccato l’Eurozona. “Abbiamo messo un freno pienamente efficace per evitare scenari distruttivi e evoluzioni particolarmente gravi per la stabilità dei prezzi nell'area euro”, ha detto Draghi nella conferenza stampa successiva al Consiglio direttivo. La scelta di attivare il nuovo programma “Outright Monetary Transactions” (Omt) non va contro i trattati europei ed è “strettamente condizionale” all’impegno dei paesi membri perché assumano le misure necessarie a risanare le economie nazionali, previa attivazione dei meccanismi di stabilità Efsf/Esm. Da valutare un coinvolgimento nel monitoraggio da parte del Fondo monetario internazionale.

    Gli acquisti saranno possibili anche per Portogallo, Grecia e Irlanda ma solo quando torneranno ad avere accesso ai mercati. Sul fronte più esposto della crisi c'è la Spagna che in occasione dell'Eurogruppo di metà settembre potrebbe essere il primo paese a chiedere supporto. La decisione è stata presa “quasi all'unanimità”, solo il governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, si è opposto ed è rimasto isolato all'interno dell'Eurotower. Adesso gli sforzi di risanamento e "costruzione" della moneta unica sono in capo ai governi, come più volte sottolineato da Draghi. La Bce ha abbassato le stime di crescita del pil della zona euro: calerà dello 0,4 per cento nel 2012 e crescerà dello 0,5 nel 2013. Invariato il tasso di riferimento allo 0,75 per cento, fissato a luglio. Un ulteriore taglio sarà la prossima arma, stavolta convenzionale, di Draghi.

    Leggi Draghi tranquillizza l'Europa: "Acquisto illimitato di bond. Niente paura" - Leggi Draghi non fa poltica ma è maestro nel capirla di Marco Valerio Lo Prete - Leggi  Lo spread delle cancellerie europee - Leggi Così il Draghi politico continua a rianimare l’euro di Marco Valerio Lo Prete

    • Alberto Brambilla
    • Nato a Milano il 27 settembre 1985, ha iniziato a scrivere vent'anni dopo durante gli studi di Scienze politiche. Smettere è impensabile. Una parentesi di libri, arte e politica locale con i primi post online. Poi, la passione per l'economia e gli intrecci - non sempre scontati - con la società, al limite della "freak economy". Prima di diventare praticante al Foglio nell'autunno 2012, dopo una collaborazione durata due anni, ha lavorato con Class Cnbc, Il Riformista, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e il settimanale d'inchiesta L'Espresso. Ha vinto il premio giornalistico State Street Institutional Press Awards 2013 come giornalista dell'anno nella categoria "giovani talenti" con un'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.