Sarkozy il bullo se ne va, in Francia vince Hollande

Matteo Matzuzzi

Il neoeletto presidente della Repubblica francese, François Hollande, ha tenuto il suo primo discorso a Tulle, cittadina in cui risiede e di cui è stato sindaco fino al 2008. Dopo aver rivolto "un saluto repubblicano" a Nicolas Sarkozy, Hollande ha promesso che  sarà il presidente di tutti e che "le convinzioni di ciascuno saranno sempre rispettate". Il suo mandato sarà caratterizzato dalla volontà di "riunire i francesi, troppo divisi negli ultimi anni". La giustizia e i giovani rappresenteranno il cuore del programma fino al 2017.

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    Il neoeletto presidente della Repubblica francese, François Hollande, ha tenuto il suo primo discorso a Tulle, cittadina in cui risiede e di cui è stato sindaco fino al 2008. Dopo aver rivolto "un saluto repubblicano" a Nicolas Sarkozy, Hollande ha promesso che  sarà il presidente di tutti e che "le convinzioni di ciascuno saranno sempre rispettate". Il suo mandato sarà caratterizzato dalla volontà di "riunire i francesi, troppo divisi negli ultimi anni". La giustizia e i giovani rappresenteranno il cuore del programma fino al 2017: "Nessun figlio della Repubblica sarà lasciato indietro", ha aggiunto. Infine, qualche parola sull'Europa: "Sono sicuro che questa sera in molti paesi del nostro continente si sta provando sollievo. Dobbiamo orientare l'Europa verso la crescita, lo dirò subito agli amici tedeschi", ha concluso Hollande.

    In precedenza, Nicolas Sarkozy aveva chiamato il neoeletto presidente della Repubblica per congratularsi della vittoria e per augurargli "buona fortuna". Stando agli exit poll diffusi da Tf1, Hollande ha vinto con il 51,9 per cento dei voti. Il candidato dell'Ump, parlando ai militanti del suo partito riuniti alla Mutualité, ha detto di sentirsi "totalmente responsabile per la sconfitta" ma di aver fatto tutto il possibile per la Francia in questi cinque anni. "Non sono riuscito a far vincere i nostri valori, ma nei mesi della campagna elettorale non vi ho mai ventito", ha detto, aggiungendo che "ora si apre una nuova epoca" in cui lui diventa nuovamente "un francese tra i francesi". Nessuna accusa allo sfidante, perché "stasera dobbiamo dare la migliore immagine della Francia, un paese in cui l'avversario non è un nemico". L'obiettivo dell'Ump è di vincere le legislative del prossimo giugno, costringendo Hollande alla coabitazione.

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    • Matteo Matzuzzi
    • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.