Finisce l'assalto dei talebani a Kabul, ma "è solo l'inizio"

Matteo Matzuzzi

Dopo diciassette ore di battaglia, l'offensiva talebana a Kabul si è conclusa con "l'uccisione di tutti gli insorti coinvolti", ha detto il portavoce del ministero dell'Interno afgano, Sediq Seddiqi. L'azione coordinata talebana era iniziata domenica mattina con una serie di attacchi sferrati nel cuore della capitale. I miliziani hanno aperto il fuoco in almeno sette diversi punti della città, tra cui il centro Isaf Camp Warehouse e il compound del presidente Karzai.

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    Dopo diciassette ore di battaglia, l'offensiva talebana a Kabul si è conclusa con "l'uccisione di tutti gli insorti coinvolti", ha detto il portavoce del ministero dell'Interno afgano, Sediq Seddiqi. L'azione coordinata talebana era iniziata domenica mattina con una serie di attacchi sferrati nel cuore della capitale. I miliziani hanno aperto il fuoco in almeno sette diversi punti della città, tra cui il centro Isaf Camp Warehouse e il compound del presidente Karzai. Un gruppo di talebani ha cercato di entrare in Parlamento nello stesso momento in cui venivano prese di mira le Ambasciate iraniana, russa, tedesca e britannica. Il ministero della Difesa riferisce che 36 talebani sono stati uccisi. Tra le vittime anche 8 soldati governativi e 3 civili.

    Il portavoce degli studenti coranici, Zabiullah Mujahid, ha rivendicato la responsabilità degli attacchi, in risposta "alle copie del Corano bruciate in una base della Nato, al video dei marine che urinano sui cadaveri di nemici e al massacro del sergente americano a Kandahar". La guerriglia a Kabul, ha aggiunto Mujahid, è "solo l'inizio dell'offensiva di primavera".  Altri scontri sono avvenuti nelle zone orientali del paese. All'aeroporto di Jalalabad un attacco kamikaze ha provocato diversi feriti.

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    • Matteo Matzuzzi
    • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.