Le primarie del Gop

Vince Santorum, ma è ancora Romney il favorito

Matteo Matzuzzi

Rick Santorum ha vinto le primarie in Alabama e Mississippi, relegando al secondo posto il favorito della vigilia Newt Gingrich e al terzo Mitt Romney. I tre principali sfidanti si sono divisi quasi equamente l’elettorato, con uno scarto minimo tra Santorum e l’ex governatore del Massachusetts (34,5 per cento contro 29 per cento in Alabama e 32,9 per cento contro 30,3 per cento in Mississippi). Ancora una volta, però, la ripartizione proporzionale dei delegati segna un punto a favore di Romney.

    Rick Santorum ha vinto le primarie in Alabama e Mississippi, relegando al secondo posto il favorito della vigilia Newt Gingrich e al terzo Mitt Romney. I tre principali sfidanti si sono divisi quasi equamente l’elettorato, con uno scarto minimo tra Santorum e l’ex governatore del Massachusetts (34,5 per cento contro 29 per cento in Alabama e 32,9 per cento contro 30,3 per cento in Mississippi). Ancora una volta, però, la ripartizione proporzionale dei delegati segna un punto a favore di Romney, che può contare anche sulle vittorie nelle primarie nelle Samoa americane (dove si porta a casa tutti e nove i delegati) e sui caucus nelle Hawaii. A scrutinio non ancora ultimato, a Romney vanno 33 delegati (destinati ad aumentare dopo i dati ufficiali delle Hawaii), a Santorum 30 e a Gingrich 24. Proprio sull’ex speaker della Camera si erano diffuse voci di un ritiro dalla competizione, considerato che a oggi ha vinto solamente in Georgia e Carolina del Sud. Indiscrezioni prontamente smentite dallo stesso Gingrich, che ha assicurato di voler andare avanti, sperando di rifarsi in Louisiana a fine mese. Mitt Romney continua a essere il favorito, avendo dalla sua parte 485 delegati (Santorum ne ha solo 246, Gingrich 131 e Paul 47). Prossimo appuntamento, il 17 marzo in Missouri, altro stato sulla carta favorevole al candidato ultraconservatore.

    • Matteo Matzuzzi
    • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.