Romanzi su carta e racconti su ebook. Così cambierà il modo di leggere

Michele Boroni

Se è vero che negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a importanti rivoluzioni nel settore dei consumi culturali, è altresì corretto dire che tutti questi cambiamenti alla fine convergono verso un “format” unico: il digitale, il solido che diventa liquido. L'editoria, ultima dopo l'industria discografica e quella degli audiovisivi a subire queste mutazioni, può trarre una lezione dai precedenti casi per affrontare i cambiamenti in positivo.

    Se è vero che negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a importanti rivoluzioni nel settore dei consumi culturali, è altresì corretto dire che tutti questi cambiamenti alla fine convergono verso un “format” unico: il digitale, il solido che diventa liquido. L'editoria, ultima dopo l'industria discografica e quella degli audiovisivi a subire queste mutazioni, può trarre una lezione dai precedenti casi per affrontare i cambiamenti in positivo. L'ebook – che negli Stati Uniti è già oggi il formato più venduto superando in unità gli hardback e i paperback – non sostituirà il libro cartaceo, ma modificherà il nostro approccio con la lettura e le dinamiche di mercato. Kevin Kelly, autore e studioso di nuove tecnologie – che nel 1994 aveva previsto i social network e il dominio dei motori di ricerca su Internet – nel suo ultimo libro “Quello che vuole la tecnologia” (Edizioni Codice) scrive che “tra cinque anni tutti i libri elettronici costeranno 0,99 dollari”.

    Oggi gli ebook costano mediamente tra il 30 e il 50 per cento in meno del corrispettivo cartaceo: un prezzo fuori mercato considerato che non influiscono gli alti costi di carta, stampa e rilegatura e di distribuzione. Così come è accaduto per la musica, oggi il prezzo di un mp3 è deciso dall'incontro della domanda e dell'offerta. Certo, canzoni e libri sono difficilmente comparabili. Ma qui Kelly traccia la discontinuità: YouTube ci ha insegnato che i brevi filmati possono essere molto significativi anche se poi continuiamo a pagare per film lunghi, lo stesso può accadere per testi brevi. Gli ebook rilanceranno testi più corti, quelli che l'editoria cartacea fino a oggi trovava poco remunerativi.

    Romanzi e saggi resteranno su carta, ma nei prossimi anni si svilupperà molto l'area dei libri brevi ed economici. E l'industria editoriale? Per Kelly e le case editrici devono “ascoltare la tecnologia”, osservando cosa fa la gente in rete: condivide foto, recensioni, indirizzi, pubblica racconti, e lo fa in modo del tutto gratuito, con il solo scopo della condivisione. Meno legata alla distribuzione e più alla cura dei contenuti, dunque. Segnatevelo, raramente le previsioni di Kevin Kelly non si verificano.