Affondare i processi o usarli per affondare il governo?/ 1

Siamo ben oltre il linciaggio di Craxi. Volete le prove? Eccole

Lanfranco Pace

Per una volta facciamo antropologia e chiediamoci come mai hanno facce così, come mai i professionisti della politica si sono trasformati in professionisti del livore fanatico a tal punto da sembrare davvero giallognoli, fegatosi, ulcerati. Come mai Ezio Mauro e Concita De Gregorio sembra che non ci dormano la notte, non sorridano da una vita e se lo fanno è solo a porte chiuse, e ancora bisognerebbe vederlo per crederci.

Ogni ora sul Foglio.it verranno pubblicati interventi sul tema "Affondare i processi o usarli per affondare il governo?"

Leggi Volevo partecipare a un sit-in democratico, ho trovato una lumpen-borghesia furiosa di Francesco Cundari

    Per una volta facciamo antropologia e chiediamoci come mai hanno facce così, come mai i professionisti della politica si sono trasformati in professionisti del livore fanatico a tal punto da sembrare davvero giallognoli, fegatosi, ulcerati. Come mai Ezio Mauro e Concita De Gregorio sembra che non ci dormano la notte, non sorridano da una vita e se lo fanno è solo a porte chiuse, e ancora bisognerebbe vederlo per crederci. Come mai anche un uomo tutto sommato placido e pacato come Pier Ferdinando Casini non trovi di meglio che urlare per l'ennesima volta contro una legge fatta, lui dice, per curare le ossessioni giudiziarie di un uomo solo.

    A che punto di negazione di sé siano arrivati cattolici come Dario Franceschini o Rosy Bindi, incapaci di mostrare la minima resipiscenza, di conservare una traccia dell'antica pietas. Come mai Bersani sembri sempre più un Di Pietro di Romagna e Di Pietro abbia perso anche la sinistra originalità che fu sua fino a essere l'imitazione di Neri Marcorè che imita Di Pietro.

    E' un caravanserraglio di refrattari che non si rassegna e scivola su una china pericolosa, smarrendo il senno e il senso delle proporzioni. Ma come fanno a essere convinti che sia non solo giusto e morale ma anche politicamente vantaggioso tenere sotto processo il premier per un anno e passa, che si provi una volta di più a strangolarlo per logoramento nelle aule di tribunale, dopo che di processi ne ha già attraversati una pletora indenne?
    Siamo ben oltre il linciaggio di Bettino Craxi. Non c'è nemmeno la folla inferocita che assedia i simboli di un potere declinante.

    Siamo di fronte a una nomenclatura fanatizzata che nell'indifferenza di un popolo che ha altro per la testa, insegue la sua idea fissa: mandare via chi è stato eletto da una maggioranza. In termini storici è un comportamento da guerra civile strisciante neppure a intensità tanto bassa poiché mette a rischio il corretto funzionamento delle istituzioni. In termini politici si chiama suicidio. In termini analitici si chiama coazione a ripetere. In linguaggio più crudo, sarebbe dare capocciate sempre contro lo stesso muro. Ed è difficile pensare che la testa vinca e il muro crolli.

    Ogni ora sul Foglio.it verranno pubblicati interventi sul tema "Gli estremi (e già falliti) rimedi della maggioranza per sottrarre il Cav. alla gogna delle procure, gli estremismi antiberlusconiani di piazza e di Parlamento. Prego, scegliere"

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    • Lanfranco Pace
    • Giornalista da tempo e per caso, crede che gli animali abbiano un'anima. Per proteggere i suoi, potrebbe anche chiedere un'ordinanza restrittiva contro Camillo Langone.