Una ragazza da linciare/ 9

Feroci contro una ragazza che ha il solo potere della bellezza

Lanfranco Pace

Feroci. Come uomini che circondano una donna, poco importa se per applaudirla o contestarla.  Pericolosi, perché convinti di essere dalla parte del bene e del giusto, portatori di futuro e di mondi migliori. Una forza oscura che trascina ed evidentemente travalica i generi, se è vero che tra le voci della folla si sentono distintamente altre donne e, pare, qualche ragazzina precoce, in puro stile Palasharp. Potenziali stupratori in branco, perché il telefonino tenuto acceso per rubare il volto della vittima, qualche pezzo del suo corpo, ha il sapore maleodorante di uno stupro virtuale. Spietati.

Guarda la puntata di Qui Radio Londra su Ruby - Leggi Il linciaggio morale di Ruby, capro espiatorio dell'Italia neopuritana di Giuliano Ferrara

    Guarda la puntata di Qui Radio Londra su Ruby - Leggi Il linciaggio morale di Ruby, capro espiatorio dell'Italia neopuritana di Giuliano Ferrara

    Feroci. Come uomini che circondano una donna, poco importa se per applaudirla o contestarla.  Pericolosi, perché convinti di essere dalla parte del bene e del giusto, portatori di futuro e di mondi migliori. Una forza oscura che trascina ed evidentemente travalica i generi, se è vero che tra le voci della folla si sentono distintamente altre donne e, pare, qualche ragazzina precoce, in puro stile Palasharp. Potenziali stupratori in branco, perché il telefonino tenuto acceso per rubare il volto della vittima, qualche pezzo del suo corpo, ha il sapore maleodorante di uno stupro virtuale. Spietati. Senza “pietas”, privi della compassione dovuta a ognuno su terra, a più forte ragione a una giovane ragazza dalla vita tormentata e randagia. E infine vili: non può esserci alcuna fierezza a colpire il debole.

    Non è che Maglie non sia più la terra civile e laboriosa dove si fa ancora la pasta come nell'Ottocento, la terra cattolica dove nacque Aldo Moro, martire dell'altrui cinismo e della propria mitezza, il cuore di una regione che seppe accogliere con tolleranza e generosità i boat people che venivano da est. E' successo a Maglie per caso, poteva succedere altrove. Il cuore di tenebra non è nei luoghi. E' nella nostra mente. E' lì che è nata la sovrapposizione schizofrenica tra politica-spettacolo e società dello spettacolo, tra cultura dell'effimero e valori costitutivi dello stare insieme. Come se la politica non fosse più materia ma ormai ridotta a mera immagine, lo spettacolo non più mero bisogno di tempo futile ma strumento subdolo che trasmette ideologia e messaggi. Non vengano le note anime belle a dirci che è colpa della televisione e va da sé di quel presidente del Consiglio che per essere miliardario, proprietario di media e puttaniere sul Sunset Boulevard sarebbe tre volte anomalo. Televisione e televisionari esistono ovunque ma in nessun posto c'è lo stesso smarrimento di senso che conosce l'Italia. In nessun altro paese gli apostoli dell'informazione si permetterebbero di strizzare l'occhio di alludere, di fare battute oblique e, per ragioni di battaglia politica, di chiamare pubblicamente “prostitute”, “puttane” e “puttanelle” cubiste, veline, ballerine di lap-dance , come se corpi procaci e troppo disponibili fossero legittimi solo se rieducati con il lavoro.

    L'immagine della folla urlante che lanciava monetine contro Craxi che usciva dall'Hotel Raphael fu  terribile. Così il filo di bava che usciva dalla bocca di Forlani mentre il signor Di Pietro lo interrogava. Sono gli eccessi che accadono ogni volta che i moralizzatori della domenica si accaniscono su uomini e simboli  di un potere già ferito, il ginocchio a terra. Ma mai avremmo creduto di vedere la folla prendersela con una signorina di passaggio che non rappresenta alcun potere se non quello della propria bellezza. E del potere semmai, può essere considerata a più di un titolo una vittima.

    • Lanfranco Pace
    • Giornalista da tempo e per caso, crede che gli animali abbiano un'anima. Per proteggere i suoi, potrebbe anche chiedere un'ordinanza restrittiva contro Camillo Langone.