That win the best

La sbronza natalizia, la crisi utile di Mancini, lo scoop di Severgnini

Jack O'Malley

Con un leggero hangover da Brandy natalizio si percorrono più volentieri le miglia che separano la città dell'infanzia da Manchester, dove nel Boxing Day lo United massacra con garbo il Sunderland, la stessa squadra che nelle ultime settimane aveva dato l'impressione di avere qualcosa da dire al mondo del calcio. L'impressione che lascia domenica, invece, è di essere una squadra di calcio balilla calata su un manto erboso.

    Con un leggero hangover da Brandy natalizio si percorrono più volentieri le miglia che separano la città dell'infanzia da Manchester, dove nel Boxing Day lo United massacra con garbo il Sunderland, la stessa squadra che nelle ultime settimane aveva dato l'impressione di avere qualcosa da dire al mondo del calcio. L'impressione che lascia domenica, invece, è di essere una squadra di calcio balilla calata su un manto erboso: gli uomini sono statici, legati e siccome il gancio non vale si affidano a passaggi in verticale che s'infrangono contro una selva di tibie rosse pronte a ripartire in contropiede. Al quinto minuto il bulgaro più amato d'Inghilterra, Dimitar Berbatov, incorna in fondo al sacco un pallone crossato da Rooney con i tempi giusti; di Berbatov anche il secondo gol che chiude la partita, mentre il volenteroso Wayne là davanti si dimena come un'anguilla per trovare la porta. Sfiora il cucchiaio d'antologia, corre come un forsennato e dai suoi piedi transitano palloni che vengono ceduti ai compagni con un surplus costante di qualità, ma il sigillo non c'è.

    Una menzione la merita il ritrovato Anderson, che in generale se la cava bene e in particolare fa un passaggio no-look per Berbatov nell'azione del secondo gol. Trucchetto simpatico e totalmente inutile che il Times celebra in pompa magna come fosse il segno divino del campione finalmente riemerso: manco fosse un editoriale di Tuttosport sulla Juve.

    Roberto Mancini dà il meglio
    quando gli permettono di tirare avanti il Manchester City saltando di crisi in crisi. Tutti dicono che lo spogliatoio è spaccato? Lui tira fuori un gioco armonico in stile nuoto sincronizzato. Tutti dicono che Tevez è pronto a giocare nel vostro Pizzighettone pur di andarsene? Lui lo carica e il capitano fa due gol per chiudere la pratica con il Newcastle e stare attaccati allo United primo in classifica. Al St. James' Park finisce 3 a 1 per i citizen, che aprono con Gareth Barry e chiudono con una doppietta di Tevez, che beneficia di un gollonzo, genere calcistico che sempre viene in soccorso degli attaccanti più audaci. Carlitos viene sostituito a cinque minuti dalla fine da Balotelli, che nel poco tempo a disposizione si fa ammonire, cosa che gli riesce sempre con grande naturalezza.

    Nell'attesa di Chelsea-Arsenal, fuori tempo massimo per questa rubrica, è bene ricordare che là sotto si combatte una guerra fra poveri, quella per la sopravvivenza in Premier League. Lo scatto d'orgoglio del Boxing Day è del West Ham United, che vince in trasferta dopo 27 partite in cui aveva al massimo raccolto un punto; gli hammers strapazzano i diretti avversari del Fulham e risorgono dall'ultima posizione in classifica, cosa che se non dà propriamente vita, almeno allunga la permanenza di Avram Grant (ex allenatore del Chelsea, quello con l'espressione da mummia) sulla panchina dei londinesi. Con la lotta ai piani bassi si chiude una giornata scandita dai burps al sapore di porridge, e frotte di giornalisti assonnati inviano alle redazioni le loro corrispondenze via e-mail; anche se il vostro Beppe Severgnini dice che è un mezzo di comunicazione superato.