Vieni avanti botulino

Annalena Benini

Quindici milioni di dollari per risarcire i danni da botulino: vista annebbiata, difficoltà respiratorie, anni di continui dolori alle braccia, alle mani e ai piedi, fino alla perdita del lavoro. Un'ostetrica e ginecologa dell'Oklahoma voleva spianarsi la fronte e si è ritrovata bella liscia, lucida e avvelenata dal botox. La giuria le ha dato ragione (il foglietto illustrativo della pozione ringiovanente non mette in guardia da questi effetti collaterali – e nemmeno dalla mostrificazione estetica).

    Quindici milioni di dollari per risarcire i danni da botulino: vista annebbiata, difficoltà respiratorie, anni di continui dolori alle braccia, alle mani e ai piedi, fino alla perdita del lavoro. Un'ostetrica e ginecologa dell'Oklahoma voleva spianarsi la fronte e si è ritrovata bella liscia, lucida e avvelenata dal botox. La giuria le ha dato ragione (il foglietto illustrativo della pozione ringiovanente non mette in guardia da questi effetti collaterali – e nemmeno dalla mostrificazione estetica).

    E' la prima volta che succede, aprirà probabilmente la strada ad altri risarcimenti, ma le signore convinte che per restare radiose ventenni bisogna ricorrere alla paralisi facciale continueranno a iniettarsi il botulino anche da sole e non solo sul viso (fronte, zampe di gallina, labbro superiore, lati della bocca): va di moda sotto le ascelle e sotto i piedi per evitare la volgarità di sudare, con gli occhi sempre più spalancati dai ritocchi ma sempre più chiusi sui rischi per il corpo e per il cervello. La ragazza inglese di sedici anni a cui la madre, diplomata estetista e completamente modificata dalle plastiche e dai lifting, fa punture di botox sulla fronte per cancellare le linee di espressione, ha detto, con la faccia vagamente immobilizzata nella contentezza: “Il teen toxing fa parte della vita di questi tempi e io lo condivido con la mia mammina”. Probabilmente i danni cerebrali sono anche questo: essere bella come Nicole Kidman, o giovane come una liceale, guardarsi allo specchio e trovare di avere bisogno assoluto di un'aggiustatina, e poi di un'altra e di un'altra ancora, fino a che ogni Festival del Cinema, ogni uscita da scuola e ogni serata mondana saranno affollate da identiche facce gommose e continuamente stupite, forzatamente contente (genere “Ridi pagliaccio”, ma non si parla più ormai soltanto di signore, anche gli uomini hanno detto: vieni avanti botulino).

    Le donne hanno una soglia altissima del dolore, sennò non esisterebbero orde di signore che si lanciano entusiaste e paganti sopra il lettino di un chirurgo per farsi aprire il seno e riempirlo di silicone (le infermiere raccontano scene hard di capezzoli vaganti in attesa di essere ricuciti), per farsi tagliare il fondoschiena e infilarci fili d'acciaio a scopo sollevamento, farsi mettere una retina attorno allo stomaco per evitare di riempirlo troppo, quindi non si lasceranno intimorire da problemini alla vista (molte dormono già da anni a occhi aperti) o sofferenze disumane dopo qualche iniezione di botulino. I risarcimenti ottenuti verranno investiti nelle nuove frontiere del ritocco, rincorrendo con coraggio la perfezione, cioè il modello trans stupefatto.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.