La Bonino farà il pienone laico, dice uno; flop per eccesso liberista, dice l'altro

Giuliano Ferrara

Al direttore - De Magistris: ci si inchina ad Hammamet ma si guarda ad Arcore. Lo strabismo distorto della magistratura.
Maurizio Crippa

Al direttore - Che noia 'sto Casini! Con chi andrà? In quali regioni sarà determinante? Quale obiettivo persegue nel tentativo ostinato di allearsi con il probabile vincitore?

    Al direttore - De Magistris: ci si inchina ad Hammamet ma si guarda ad Arcore. Lo strabismo distorto della magistratura.
    Maurizio Crippa

    Al direttore - Che noia 'sto Casini! Con chi andrà? In quali regioni sarà determinante? Quale obiettivo persegue nel tentativo ostinato di allearsi con il probabile vincitore? I suoi elettori sono davvero così privi di qualsivoglia spirito critico da seguirlo sempre e comunque o, come ha detto lui stesso: “La Democrazia cristiana è morta, ma i democristiani no”?
    Orietta Mercatelli, Montebelluna (TV)

    Al direttore - Il famoso fotografo Toscani scende in lizza per la regione Toscana sotto l'egida di Pannella. Dice che vuole essere un'alternativa ai radical chic di sinistra (da lui definiti “sinistrati”) e ai volgar snob di destra. Potrebbe essere la persona giusta al posto giusto, col cognome giusto. L'importante è che non emuli i suoi famosi omonimi: ricercati, fatti ad arte, ambiti, invitanti, desiderati, vagheggiati, piacevoli ma irrimediabilmente fumosi.
    Antonio Geretto, via Web

    Al direttore – Massimo Fagioli, psicoterapeuta pirotecnico e ineffabile teorico della “realtà umana”, già vent'anni fa si vantava (lo apprendo da un impareggiabile articolo di Nicoletta Tiliacos) di aver analizzato centomila sogni, e di averne interpretato correttamente novantanovemila. Forse gli altri mille erano i suoi.
    Michele Magno

    Al direttore - Molti hanno smesso di votare Pd perché non apprezzavano e non apprezzano il troppo assecondare l'ala cattolica del partito. Una sterzata radicale potrebbe fare riguadagnare quei voti.

    Sara Romoli, Bologna

    Al direttore - Crede davvero che i romani e i laziali vorranno essere governati da chi sostiene l'aumento dell'età pensionabile a 65 anni delle donne dipendenti delle amministrazioni pubbliche ? A Roma ? Ma fam el piasè.
    Daniel Mansour, Saronno

    Al direttore - Abbasso Emma. Per le ragioni che il Direttore ha spiegato, ma abbasso anche la sindacalista che, non appartenendo al Pdl, farà segnare una sconfitta!
    Amalia Russo, Bari

    Al direttore - In ogni decennio la magistratura ha qualcuno da indicare come l'incarnazione di tutti i mali d'Italia. Ieri Craxi, oggi Berlusconi. Poi si viene a sapere che forse le cose non erano proprio come erano state dette. Ma a nessuno viene da pensare che la riabilitazione di Craxi, in qualche modo, apre al ragionevole dubbio che Berlusconi possa essere il nuovo parafulmine? Insomma diteci con chiarezza chi dobbiamo odiare, però dopo dieci anni non veniteci a dire che abbiamo sbagliato a farlo!
    Laura Gradara, via Web

    Al direttore - Colpa di Bersani? No, penso di no. Con quel branco di matti non ce la farebbe nessuno. Forse, in extrema ratio, se provasse con la torta fritta e il prosciutto di Langhirano… ma non ne sono sicuro.
    Maurizio De Ioanna, Napoli

    Al direttore - Mille volte grazie per avere ripristinato la rubrica del Prof. Manconi e i suoi appuntiti temini sociologici. Un sano ricostituente omeopatico, che ci rinsalda tutti nella voglia di vivere e nella nostra Weltanschauung di foglianti liberi e belli.
    Michele Castellari, Bologna

    Manconi grande, ma con quel “trippone” ieri ha sbagliato political correctness: trippone è uno sberleffo (me ne intendo), è “obeso” il termine sconveniente. Diversamente pesante?

    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.