Mercedes Sosa, la cantante comunista che attaccò Castro

Maurizio Stefanini

“Di fronte alle cose sbagliate bisogna prendere posizioni a modo. Penso di aver lottato molto a favore di Fidel, a Cuba e a Miami e in altre parti del mondo, e ormai ho capito che non si può accettare tutto, se non finiamo in braccio ai dittatori. Dunque, il mio amore finisce qui; con il fatto che si sono ammazzati quei ragazzi che tentavano di scappare, che li si è assassinati. Molta gente scappa dell'isola perché vogliono stare a Miami. E' il loro modo di pensare e io non posso condannare persone che vogliono scappare”.

    “Di fronte alle cose sbagliate bisogna prendere posizioni a modo. Penso di aver lottato molto a favore di Fidel, a Cuba e a Miami e in altre parti del mondo, e ormai ho capito che non si può accettare tutto, se non finiamo in braccio ai dittatori. Dunque, il mio amore finisce qui; con il fatto che si sono ammazzati quei ragazzi che tentavano di scappare, che li si è assassinati. Molta gente scappa dell'isola perché vogliono stare a Miami. E' il loro modo di pensare e io non posso condannare persone che vogliono scappare”.

    E' morta domenica a Buenos Aires Mercedes Sosa.
    “La Negra” continuavano a chiamarla, che in Argentina starebbe per “La Ragazza”, anche se aveva ormai 74 anni. Per un bizzarro scherzo del destino, è morta lo stesso 4 ottobre in cui nel 1917 era nata la cilena Violeta Parra. Mercedes e Violeta, oltre a scambiarsi gran parte del repertorio, erano state assieme, all'inizio degli anni '60, all'inizio della “Nuova Canción”: quella corrente artistica che riprendeva i moduli della tradizione musicale latino-americana, per metterli al servizio di testi nuovi e impegnati. Un po' come facevano in quel momento negli Stati Uniti Bob Dylan e Joan Baez: e anche con la Baez Mercedes Sosa si scambiò parecchio repertorio, e cantò assieme. Come ha cantato assieme a gran parte del Gotha artistico mondiale, da Luciano Pavarotti a Shakira.

    La Nueva Canción era più esistenziale dal versante argentino di Mercedes; più politica su quello cileno, che da Violeta Parra e Victor Jara avrebbe portato agli Inti Illimani. Ma anche “La Negra” era stata impegnata a sinistra, militante comunista, esule dal regime militare, e in prima linea nel portare all'attenzione mondiale il dramma dei desaparecidos. Quando però nel 2003 seppe dei tre giovani cubani che erano stati giustiziati dal regime castrista, fece la dichiarazione che abbiamo riportato all'inizio. In molti avranno scritto molto su questa regina della canzone, ma forse senza ricordare questo particolare. Lo facciamo in questa sede, come specialissimo omaggio.