Euro-contrordine

Improvvisamente l'Europa interessa a tutti

David Carretta

Euro-contrordine: secondo un sondaggio commissionato dal Parlamento europeo, contrariamente a tutte le rilevazioni finora effettuate, i cittadini dell'Unione europea si mobiliteranno in massa per le elezioni del 4-7 giugno. Il tasso di astensione si attesterebbe al 51 per cento, in netto calo rispetto al 66 per cento previsto da un Eurobarometro di aprile e al 54,3 per cento di elettori europei che non si erano recati alle urne cinque anni fa.

    Euro-contrordine: secondo un sondaggio commissionato dal Parlamento europeo, contrariamente a tutte le rilevazioni finora effettuate, i cittadini dell'Unione europea si mobiliteranno in massa per le elezioni del 4-7 giugno. Il tasso di astensione si attesterebbe al 51 per cento, in netto calo rispetto al 66 per cento previsto da un Eurobarometro di aprile e al 54,3 per cento di elettori europei che non si erano recati alle urne cinque anni fa. Solo il 12 per cento dei cittadini sarebbe certo di non andare a votare contro il 19 per cento di inizio anno. L'interesse per queste elezioni sarebbe finalmente esploso: il 53 per cento dei cittadini intervistati è interessato alle elezioni, nonostante un sondaggio della scorsa settimana della Fondation pour l'innovation politique indicasse risultati esattamente opposti: il 53 per cento degli europei si disinteressava delle elezioni del 6 e 7 giugno.

    Fonti del Parlamento europeo confermano al Foglio.it che, come ogni buon sondaggio, anche questo sarebbe stato “aggiustato” in funzione degli interessi del committente. I dati di aprile di Eurobarometro, in effetti, non erano del tutto attendibili: l'astensionismo previsto in Italia, al 70 per cento, era troppo alto. Ma il nuovo sondaggio dell'Europarlamento sembra fatto apposta per giustificare i milioni di euro spesi per promuovere la partecipazione alle elezioni europee. Altrimenti non si spiega perché il presidente uscente della Parlamento di Strasburgo, Hans Gert Poettering, sia tanto preoccupato del fatto che “se la gente non vota, il pericolo è che ci siano più partiti estremisti”. Avrà forse letto i sondaggi nazionali che indicano gli euroscettici di destra e di sinistra in forte ascesa?