Mettiamoci il dito/2

E' successo qualcosa?

Andrea Marcenaro

Che cosa penso? In pubblico? Niente. Non penso niente. Non so nemmeno, niente. Perché? Cos'è successo? E' successo qualcosa? Quando? L'altroieri sera? E me lo dite ora? Che è? Lo fate apposta? Io? Commentare su domani una notizia dell'altroieri? Volete ammazzare il giornalismo, per quanto di nicchia? Cos'è successo? Chi? Veronica Lario? Quale Veronica Lario? In Berlusconi? Quale Berlusconi? L'unico che c'è?

    Che cosa penso? In pubblico? Niente. Non penso niente. Non so nemmeno, niente. Perché? Cos'è successo? E' successo qualcosa? Quando? L'altroieri sera? E me lo dite ora? Che è? Lo fate apposta? Io? Commentare su domani una notizia dell'altroieri? Volete ammazzare il giornalismo, per quanto di nicchia? Cos'è successo? Chi? Veronica Lario? Quale Veronica Lario? In Berlusconi? Quale Berlusconi? L'unico che c'è? Oh, povero Mario, quello di Giordano? Non lui? Ah no? Quell'altro? Quale altro? Dove? Ma dite sul serio? A Napoli? E che è successo a Napoli? Ciarpame? Pronto? Non sento. Pronto? Chi ha detto pronto? Tu hai detto pronto. Io ho detto pronto? Sicuro? Sicuro-sicuro? Perciò, dicevi che a Napoli? Vallette? A Napoli? E che ci fanno le vallette a Napoli? E lo chiamano pure papi? Ma sei scemo? Chi chiama papi chi? Da diciott'anni? E non s'annoia? Come? Da dove è uscito il comunicato? Da Machero? Cioè? Con la i? No Machero? Macherio? Vicino Napoli? Perché, Macherio non è vicino a Napoli? E che ne so io dov'è Macherio? Tra Milano e Monza? C'è una Macherio tra Milano e Monza? Ma che t'incazzi? Cosa m'importa a me di cosa c'è tra Milano e Monza?

    Che? L'editore di chi? Mio? Come? Miei? Due editori? Tutti e due miei? Ma quanti cazzo di editori miei ci sono, in questa Machero? Sii preciso, allora, lei s'è incazzata con lui? Molto? Di più? Molto di più che molto? E con me? In che senso, chissenefrega di te? Una a Napoli gli ha detto papi, l'editrice tra Milano e Monza s'è terribilmente incazzata con l'altro mio editore, il quale abita tra Milano e Monza, ma  imperversa a Roma, però stava a Napoli, e quando capita in Abruzzo, l'editrice uno  manda a dire all'editore due che è peggio di Napoleone, a me sta pure simpatico Napoleone, tra parentesi, personalmente vivo altrove, non so un accidente di niente, nessuno mi chiama papi, e volete che commenti una cosa dove mi gioco non un culo, ma due? In che senso me li devo giocare? Per amor? Di chi? Del Nostro amor? E giochiamoceli.

    Informato dunque degli avvenimenti, non conoscendo un'acca degli stessi, sospettando l'insospettabile, considerato che il Vaticano sta in Italia, la confessione per fortuna anche, che il relativismo ha veramente rotto, che la donna, soprattutto se editrice, ha i suoi diritti, che l'uomo, soprattutto se editore, pure lui, che lavare i panni in famiglia talora è meglio che consegnarli alla lavatrice di Curzio Maltese, che le bambole in lista non mi scandalizzano, che Napoli è Napoli, e che l'uomo è cacciatore, pur essendo il presidente del Consiglio meno uomo degli altri (per definizione e per istituzione); e considerato altresì che sempre del Mussolini moderno si parla, quantunque non lo si trovi, allora non c'è proprio bisogno di una donna Rachele che reagisce via comunicati stampa. Né di chi gioca, per davvero o per finta, con un numero eccessivo di Clarette.

    • Andrea Marcenaro
    • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.