Wall Street chiama

Redazione

La crisi di Wall Street plana su una campagna elettorale presidenziale che, secondo gli analisti, ogni giorno che evita di affrontare i temi economici fa un piacere a John McCain e un dispiacere a Barack Obama. La procedura di fallimento della Lehman Brothers ha permesso al candidato democratico di tornare sul tema su cui si sente più forte, l'insicurezza economica.

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    New York. La crisi di Wall Street plana su una campagna elettorale presidenziale che, secondo gli analisti, ogni giorno che evita di affrontare i temi economici fa un piacere a John McCain e un dispiacere a Barack Obama. La procedura di fallimento della Lehman Brothers, la svendita di Merril Lynch e i problemi di AIG hanno permesso al candidato democratico di tornare sul tema su cui si sente più forte, l'insicurezza economica e finanziaria, e di ribadire che le proposte di John McCain sono simili a quelle adottate da George W. Bush in questi anni: “McCain – ha detto Obama, poco prima di annunciare un vertice con i suoi principali consiglieri economici Paul Volcker, Bob Rubin e Lawrence Summers – concorda ampiamente con Bush sulle politiche economiche e fiscali”. Con un comunicato inviato alle 6 del mattino, Obama ha spiegato che questa crisi, “la più grave dalla Grande depressione”, è soltanto l'ultima di una serie di terremoti finanziari che minacciano seriamente la capacità dell'economia americana di creare posti di lavoro e garantire gli investimenti. “Ovviamente non do al senatore McCain la colpa per questi problemi, piuttosto alla filosofia economica che lui sottoscrive, la stessa degli ultimi otto anni, quella che dice che dobbiamo dare di più e ancora di più a chi ha molto nella speranza che la ricchezza si diffonda a tutti gli altri”.

    McCain ha risposto con una dichiarazione alle otto del mattino e con uno spot televisivo che conferma la crisi e ribadisce che solo riformatori di chiara fama come lui e Sarah Palin possono trovare una soluzione con regole su trasparenza e responsabilità più severe per proteggere i risparmi, meno tasse per creare più lavoro e trivellazioni per ridurre il costo della benzina. McCain, inoltre, ha detto che il governo federale ha fatto bene a non usare i soldi dei contribuenti per salvare Lehman, al contrario di quanto aveva fatto la settimana scorsa con Fannie Mae e Freddie Mac, i giganti del credito e dei prestiti. Il repubblicano, in Florida, ha sottolineato che “i tempi sono molto difficili”, ma anche che “i fondamentali della nostra economia sono forti”, scatenando la reazione degli obamiani: “E' inquietante come McCain sia scollegato dal mondo reale e da ciò che succede nelle vite degli americani”.

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