La riforma Brunetta secondo il tragico Fantozzi

Com'è umano lei

Redazione

"Il guerrigliero fannullone è così abile che non morirà mai, è invincibile”. Paolo Villaggio spiega al Foglio perché la battaglia contro i nullafacenti è una sfida dura da vincere

E' morto a Roma l'attore Paolo Villaggio. L'attore aveva 84 anni e da alcuni giorni era ricoverato al Policlinico Gemelli.

 


 

Il guerrigliero fannullone è così abile che non morirà mai, è invincibile”. Paolo Villaggio, attore, comico, scrittore, inventore del ragionier Fantozzi Ugo, maschera tragicomica dell’Italia del secondo Novecento, spiega al Foglio perché la battaglia contro i nullafacenti del ministro Renato Brunetta è una sfida dura da vincere. “Vede – avverte il comico genovese – l’Ugo Fantozzi di trent’anni fa, nella sua mediocrità, era un uomo felice per i suoi weekend spaventevoli, per la sua utilitaria, seguiva i dettami del consumismo. Come dire, era rassegnatamente soddisfatto. Adesso, nel 2008, Fantozzi è vestito come gli suggerisce la dittatura televisiva, sogna Flavio Briatore. Ha i jeans strappati, l’orecchino al naso, i capelli impomatati. La questione è che l’Italia di oggi è un paese in piena decadenza anche se non ce ne rendiamo conto. Io ho vissuto la guerra, il boom, la congiuntura e posso affermare che questo è il momento più triste, più drammatico, quasi come la guerra. Questa tenzone continua in politica, sulle poltrone: il paese frana come frana tutto l’occidente e noi? I media hanno imposto ai ragazzi gli orecchini e ci ritroviamo con teenager che fotografano la fidanzatina nuda e la ricattano, per non parlare delle curve e della violenza, frutto della paura di essere invisibili. Sa, siccome i calciatori si fottono le veline, hanno successo, il terrore per le curve sta nell’invisibilità”.

Villaggio si ferma un attimo e poi torna sui fannulloni. “Nessuno, a differenza di Fantozzi, spera più di diventare impiegato di banca e se lo diventa è ancora più infelice. Quanto agli scansafatiche, continueranno a non fare un cazzo. I controlli? Prendiamo i cartellini, le timbrature, è roba vecchia. Oppure le visite a casa il primo giorno di malattia. Uno finge di essere malato e il controllo arriva dopo poche ore. Per farlo bisogna trovare il medico fiscale, che sarà introvabile perché malato pure lui. L’unico sistema vero sarebbe quello di stanarli, i fannulloni, puntando sulle spie, i delatori che si annidano in tutti gli uffici d’Italia. Assoldare le carogne, insomma. Dopodiché, per i fannulloni sleali, che rubano lo stipendio per non far nulla, arriva la punizione. Bastonarli, anzi no, meglio frustarli. La soluzione, infatti, non è farli andare fisicamente a lavorare perché pure se ci vanno, non fanno nulla. La loro esperienza fannullona è invincibile. Vede, del resto, avendo impieghi dove non hanno interessi diretti, non hanno incentivo a lavorare 18 ore al giorno come i piccoli commercianti”.

Le faccio un esempio. Quando i portoghesi sono arrivati in Brasile nel XVI secolo, le popolazioni indigene hanno perso ogni fiducia nei valori della loro cultura d’origine e hanno così smarrito l’istinto di sopravvivenza. I giovani di oggi hanno perso ogni fiducia nella cultura, perché è antiquata, pensi che si riparla del grembiulino a scuola, quando invece dovremmo obbligarli a leggersi la grande letteratura, Dostoevskij ad esempio”. Perché per Villaggio “negli ultimi trent’anni, l’unica cosa che ha trionfato in Italia e in occidente è l’avidità per il denaro, che poi si è portata dietro il degrado infame delle nostre periferie, tutte le brutture nazionali. Se si potesse abolire il denaro – dice – forse qualcosa migliorerebbe. Il Papa invoca la presenza di Dio ma io gli chiedo di quale Dio? Un Papa vestito da monarca medievale, con quei vestiti meravigliosi, dovrebbe portare in giro l’esempio di San Francesco d’Assisi. Mentre sui giornali di questi giorni si chiede un ritorno, magari rinnovato, dei cattolici in politica con Silvio Berlusconi costretto a dire che crede nella Madonna. Almeno nel Medioevo la fede incarnava una speranza di salvezza, ma oggi…”. Già, oggi? “Tutti vogliono essere evasori fiscali, avere i soldi, amare le veline che invece stanno con i calciatori e tutti odiano i calciatori per questo”. I fannulloni sopravviveranno ma “il ragionier Fantozzi del 2008 è ancora più disperato di trent’anni fa”.

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