Memorie dall'ombrellone

Stefano Di Michele

Vertigini d'ignoto. Sorprendenti mondi. Quesiti insondabili. Questioni inestricabili. Fermi propositi. Ecco Raffaella Fico annunciare (titolo su due pagine due): “Non ho tempo per l'amore. Voglio solo fare l'attrice”. Eleonora Duse? Una nuova Magnani? L'erede della Melato?

    “Il pettegolezzo è l'oppio dell'oppresso” (Erica Jong).

    Vertigini d'ignoto. Sorprendenti mondi. Quesiti insondabili. Questioni inestricabili. Fermi propositi. Ecco Raffaella Fico annunciare (titolo su due pagine due): “Non ho tempo per l'amore. Voglio solo fare l'attrice”. Eleonora Duse? Una nuova Magnani? L'erede della Melato? A una prima lettura, non è molto chiaro perché sottrarre così inspiegabilmente tempo al gratificante sentimento. Raffaella Fico è un'ex del Grande Fratello, dove ha partecipato perché “essendo vincitrice di Miss Grand Prix volevo un modo per avere una scorciatoia”, essendo parimenti attratta dalla nobile arte della recitazione. Il settimanale che la intervista non le nega qualche speranza (sobriamente la presenta: “La nuova Loren”), così la meraviglia non è tanto nelle risposte dell'aspirante erede di Sophia (roba memorabile, comunque, “se una professoressa mi stava antipatica magari non andavo a scuola nelle sue ore di lezione”), piuttosto nelle domande della giornalista. Tipo: “Sta arrivando la fine del mondo e puoi chiedere a Padre Pio un miracolo soltanto. Qual è?”.

    Cambiamo rivista. Al centro, in regalo il poster di Fabiano Reffe. Sta adagiato addosso a un muro, microcostume nero con bordo bianco, orologio rosso con quattro quadranti, tre anelli, braccialetto d'argento a maglia larga, berretto messo alla rovescia, due orecchini, cinque (forse: sono quelli che si vedono) tatuaggi, compresa una scritta cinese, una croce e abbellimenti vari. A chi potrebbe far gola, un simile manufatto? Un'adolescente inquieta? Una parrucchiera temeraria? Dunque, Fabiano viene dal Grande Fratello 6, “dove era arrivato terzo”, poi era finito sul “trono di ‘Uomini e donne' dove si era fidanzato con Marta Bacchi”, un'epica piuttosto che un'esistenza, e al momento (con il poster ne dà testimonianza un'intervista allargata su due pagine), oltre a qualche serata in discoteca (aho, andiamo, stasera c'è Fabiano!) e dopo aver frequentato un corso di recitazione, sempre utile e benemerito, “ho aperto un disco pub nel mio paese (Ceccano, in provincia di Frosinone, ndr.)”. Il servizio va sotto la testatina “Ritorni”, così che qualcuno sicuramente si era accorto dell'andata. Terza rivista. L'incipit del pezzo dice tutto, è semplicemente perfetto: “Beato tra le donne. Prima estate da vip per l'ex ‘cassamortaro' (nonché ex investigatore privato, ex manovale, ex responsabile di sala al Bingo...) Francesco Botta. Il ventiseienne romano, ex concorrente dell'ultima edizione del Grande Fratello, l'ottava, ha trascorso le vacanze in Sardegna...”. Come sarebbe a dire, “estate da vip”? Allora quelle di Pino Insegno o Biagio Izzo cosa sono, estati da padreterno? I vip, ormai, sono una delle più diffuse categorie del paese – in parte una sorta di lavoro socialmente inutile. Un niente – un reality, una pernacchia in diretta, una trombata in spiaggia – e ti ritrovi vip. Non è del tutto necessario saper fare qualcosa – anzi, l'ideale è saper fare poco, e quel poco di nessuna utilità. Questa confusione totale tra l'essere famosi e l'essere importanti, la solita richiesta, “vorrei essere famoso” – e perché mai? e per che cosa? – che rimbomba dove un tempo c'era l'aspettativa di un posto alle poste o quello di un comprensibile impiego presso una locale ditta di pulizie, dilaga irrefrenabile. Del resto, si capisce benissimo: più o meno la stessa rischiesta, “voglio essere famoso”, ha accompagnato parte della selezione delle ultime candidature alle politiche: certi manco la fatica di una sega sotto le coperte con cento telecamere puntate addosso, hanno fatto. Tutto un mirabile mondo svelato da quelle fenomenali riviste da ombrellone – e mica solo da ombrellone – che mettono in contatto le masse che lì hanno voce e rappresentanza e riconoscibilità sociale con le schifiltose élite che pubblicamente le snobbano e avidamente le leggono dal barbiere o dal parrucchiere pur anche di target medio-alto (dove il livello del pettegolezzo cresce come quello della messa in piega – e dove, se si deve discutere di pettorali, diciamo, ci si sofferma su quelli di Roberto Bolle della Scala anziché su quelli proletari di Fabiano da Ceccano: tutto qua). Le élite, volendo, ne traggono grandi benefici e insegnamenti.

    Un Umberto Eco ancora ricco di fermenti giovanili, sicuramente ne avrebbe tratto una fondamentale fenomenologia. Compito di cui oggi s'incarica con gran gaudio e gran competenza Carlo Rossella, che su una di queste riviste – che nell'ultimo numero presenta uno strepitoso Berlusconi che tiene in braccio il nipotino di nove mesi: sorprendentemente, nelle foto l'augusto nonno e premier ha la pelle più liscia di quella del bellissimo bimbo – tiene un'imperdibile rubrica programmaticamente intitolata “Signora mia”, mica “Geopolitica e globalizzazione”. In una foto, Rossella appare abbandonato su un divano d'impeccabile fattura, con pantaloni d'impeccabile fattura, un libro d'impeccabile fattura tra le mani, ma senza alcuna intenzione di imbarazzare cerebralmente né i vacanzieri di Milano Marittima né quelli di Massa Marittima: tutto tanto impeccabile da reggere emotivamente il confronto tanto a Ceccano con i pettorali di Fabiano, quanto alla Scala con quelli di Bolle. E infatti le missive che Rossella riceve mirabilmente sommano profondità di quesito e confidenza umana. Ogni lettrice e ogni lettore che gli si rivolge per trovare risposta e consolazione a una curiosità, ha un suo proprio approccio, da “Adorato Carlo” a “Gentilissimo Rossella”, da “Caro Carlo” a “Mon Carlo” – come se il mittente fosse sempre sotto l'ombrellone lì a fianco. E Rossella, che ha scavalcato l'est e l'ovest, punta all'essenziale in poche parole, con insospettabile grazia proletaria. Per esempio, una fanciulla si tormenta perché innamorata del suo capo? “Mi raccomando la guepière...”, va subito al sodo, letteralmente non meno che letterariamente, Carlo. Oppure, c'è il signore che ha curiosità di conoscere il pensiero di Rossella su Anna Tatangelo e Gigi D'Alessio (certo che uno deve essere pronto a qualunque evenienza)? Carlo non fa una piega, manco si trattasse dell'Abkhazia: “Mangiano e cantano, viaggiano e cantano, bevono e cantano, e anche di notte mi sa che cantino parecchio”. Decenni dopo quella di Eco su Mike – che i troppo intellettuali puzzoni presero come perdita di tempo: l'opera e Mike sono rimasti, noiosissimi saggi allora lodati sono snobbati persino sui banchi di Remainders – non c'è che Rossella per una una degna e definitiva “Fenomenologia di Fabiano da Ceccano”.

    Queste riviste che pubblicamente deprechiamo e nascostamente sfogliamo, dicono molto del tempo presente. E perciò, arrivano notizie da Simona Salvemini e Melita Toniolo, “le due GF hanno deciso di passare l'estate insieme”. Titolo (con foto delle due in vacanza a Porto Cervo, dove appunto c'è pure “l'ex cassamortaro” collega di reality: un intasamento da togliere il fiato): “Brasile, stiamo arrivando”, sommario: “Adesso in Sardegna, poi a Rio de Janeiro: ‘Lì possiamo farci tutti quelli che vogliamo perché non ci conosce nessuno'”. Chissà, calerà gente dall'Amazzonia... E forse, sui risoluti propositi delle due avrà da ridire Karina Michelin, vera brasiliana di Botucatù, “viso stupendo e corpo mozzafiato”, sottolinea la rivista e certifica una foto: un look che forse visualizza esattamente il pensiero (e il saggio consiglio) di Rossella intorno alla guepière. Ebbene, Karina – di professione valletta con Enrico Papi, mica nelle “Frontiere dello spirito” – formula sorprendenti e coraggiose valutazioni: “Forse è colpa di noi donne se siamo arrivati a questa situazione perché siamo diventate più disponibili, si sono persi certi valori come quello della verginità”. Ecco fatto.

    Si diceva: la realtà del tempo. E quindi, sfogliando un pacco di riviste sotto l'ombrellone in redazione, salta agli occhi che uno dei massimi problemi nazionali è proprio lo smaltimento (giornalistico) dello scorie dei vari reality, tronisti e vallettine: crescono con il passare degli anni, non ci sono più siti di stoccaggio (giornalistico) dove sistemarli, nessuno ha ormai un'idea (giornalisticamente) chiara di cosa farne. Un indotto che deve avere qualche effetto pure sul prodotto interno lordo nazionale, tale è l'abbondanza pur se meno ottima la resa artistica. Di corsa, tanto per valutare meglio la situazione.

    Per cominciare, c'è un dramma in corso in “Amici” (il programma di Maria De Filippi: si canta, si recita, si balla). Titolo (criptico, per chi non è addentro alla questione: così ve lo lasciamo): “Maria Luigia si sfoga: ‘Jurman è una persona falsa. Ora il suo aiuto non lo voglio più'”. Con appello finale della stessa Maria Luigia: “Non so come mai io non riesca ancora a trovare l'uomo della mia vita. Vi prego aiutatemi voi!”. Rocco Casalino, un altro ex grandefratello di chissà quale anno – ormai si va per ere, come per i dinosauri – ha una rubrica di posta. Avanza temerarie indicazioni: “Voglio ancora sperare che molti in questo paese arrivino per capacità e merito”. C'è un tormentato servizio: “Ma Guendalina Canessa dov'è?”. Saperlo. Perché intanto sentite cosa capita al suo fidanzato: “Interrante si lascia corteggiare? Ahi, ahi, Daniele! In un noto locale milanese, l'ex naufrago è avvistato in compagnia di una procace sconosciuta”. Ovvio che l'ex naufrago non è un sopravvissuto dell'Andrea Doria, piuttosto dell'Isola di Simona Ventura – altra benemerita dispensatrice di icone stagionali – e i giornali, tanto per portarsi avanti, hanno già paginate e paginate sui naufraghi che verranno, da Luxuria a “Noi, i belli dell'Isola” in blocco. Uno, che “è bello e ha un buon cuore” si chiama Leonardo Tumiotto, un nuotatore, che voleva andare a Pechino alle Olimpiadi. “Ma sono deluso dal mondo del nuoto in generale: dopo tanti sacrifici sono rimasto a casa. Per reagire a questa situazione, ho accettato l'Isola”. C'è Giuseppe Lago, un ex tronista (perché c'è anche questa categoria, che ha prodotto al top Costantino, particolarmente coriacea).

    Per non mandare perso niente, è tornata dall'Alabama Victoria Pennington, “l'americanina del GF3”, una volta fidanzata con il pugliese Pasquale Laricchia, altro del GF3. Poche pagine, ed ecco le ultime su Christine Del Rio, “bionda protagonista del Grande Fratello 8, insieme al simpaticissimo Francesco Botta”, che è esattamente “l'ex cassamortaro” di cui sopra che se la passa da vip a Porto Cervo: i due stavano insieme, ora non più, insomma: la solita roba. Un Eden, ci fosse ancora, per quell'impagabile rubrica di Cuore, “Chi se ne frega”: ma ogni figo intellettuale se la tira da gran moralista, mentre la gente si diverte e gliene ne frega pure parecchio. Non finisce qui, naturalmente. Ecco il Lago ex tronista di cui si parlava intervistato a Sharm el Sheikh, padrone di due società, “una che organizza eventi e un'altra che, invece, dà in affitto macchine, barche e ville di lusso”, che si prepara a fare il naufrago televisivo, “dal mondo dello spettacolo mancavo da due anni”, incomprensibile assenza, e intanto “vorrei preparare il mio fisico agli stenti”. Si apprende dall'invito (ebbene, sì: un inviato sul mare per un Lago) che “ha avuto una relazione con una modella russa,Victoria Petroff, che, fra l'altro, ha partecipato all'ultima edizione dell'Isola dei Famosi, dove va anche lei...”.

    Alla fine, questo mondo mediatico di grandi artisti in divenire, naufraghi e tronisti e grandifratelli, frittura e cotillons, è solo una sorta di economia rurale, di contado, di comune agricola: stanno tra di loro, si fidanzano tra di loro, parlano di loro... Fuori da lì, vivacchiano per una manciata di secondi (con qualche bella eccezione, da Luca Argentero a Pietro Taricone), poi deperiscono man mano tra pomeriggi a Buona Domenica e ospitate discotecare. C'è la pubblica separazione tra Angela Cavagna (che ha fatto la Fattoria, altra roba memorabile dove delle mucche, bestie serie, rifiutano di farsi mungere da gente che ritenevano saggiamente all'altezza della pratica) e suo marito Orlando Portento. Lei fa scrivere dall'avvocato, lui risponde con una lettera su una rivista: “Ti ho allenato, ti ho fatto ballare, ti ho insegnato la chitarra, ho curato il tuo look, ti ho fatto promozione e con le mie conoscenze ti ho dato una carriera, un futuro. Da sottozero ti ho portato a dieci. E ora mi dici che non ho fatto niente per te? Non ho parole...”.

    Il mondo è vario, perciò ecco un paio di consolanti e travolgenti pagine sull'ernia inguinale (“si risolve in pochi giorni”, meno male), e intanto tra le riviste e sotto gli ombrelloni spuntano persino Francesco Alberoni e Paolo Crepet, per un momento di colto approfondimento (“Un ombrello chiuso significa non avere riparo dalle intemperie”, spiega Crepet a un lettore che aveva sognato il nonno morto che gli entrava in camera da letto, camera piena di ombrelli chiusi), quindi Marco Castellano, “il preparatore atletico della scuola di Maria De Filippi”, al dunque si va ravanando anche dietro le quinte, “che prima di entrare a fare parte di Amici era uno degli spogliarellisti del celebre gruppo dei Centocelle Nightmare”. Albano, persino Albano: “Vorrei tornare sull'Isola. Per me è stata una vacanza”, e la rivista assicura che “non vede l'ora di partecipare a un altro reality e dice che la felicità, oggi, è ancora un bicchiere di vino con un panino”. Poi, i misteri. Simona Salvemini su una rivista è pronta all'assalto del Brasile con una sua amica, “deluse dagli uomini italiani” (rammentate?), e soprattutto da Moris Carozzieri, su un'altra è a Formentera proprio con il Moris in questione a far “coccole bollenti”. Passaggi memorabili. Li riportiamo così come letti – “Il conte di Montecristo” pare Tiramolla di fronte a certe trame. Dunque: “Ed è comprensibile, vista la grande delusione che il suo ex, Filippo Bisciglia, le ha dato. Simona si innamorò subito di Filippo, appena lo conobbe nella casa del GF6 e per amor suo si mise in una brutta posizione nei confronti della allora fidanzata di Bisciglia, Flora Canto – che poi si consolò a Uomini e donne, dove diventata tronista conobbe il suo attuale compagno, Francesco...”. Ah, una ex di X Factor (ex di X? meraviglioso), che in una discoteca mostra le mutande. “una panoramica alla ‘Basic Instinct'” esulta con ragione il giornale.

    E' un pazzesco girone, un labirinto di specchi, un carnaio destinato in gran parte a finire nel grande falò della dimenticanza invernale. E meno male che Farouk Kassam, rapito da bambino, ha detto di no all'Isola dei Famosi (il buongusto di chi mette su questi attruppamenti è fenomenale): “Non mi va di fare il pagliaccio in tv”. C'è, ammirevole, “La posta di Ale” – nella foto con un libro in mano manco fosse Rossella, ma senza divano e con i jeans a vita bassa. Missive lo stesso memorabili. Scrive Virma (così: Virma): “Cara Alessandra, ti sembra possibile che mio marito passi più tempo di me davanti allo specchio? Usa creme per le rughe, per le mani e i piedi, si toglie le sopracciglie e viene a letto che sembra una cotoletta panata. Devo preoccuparmi?”. Direi. Scrive Manuel: “Cara Ale, tra un mese mi sposo e sono preoccupato perché ho paura che lei abbia un altro. Cosa devo fare?”. Stare in campana? Adriano, da Torino, prende consiglio con Marta Flavi. Bello tonico e con i muscoli in vista, ha un problema mica da poco. Le signore in palestra cercano di rimorchiarlo, le assatanate gli saltano addosso dopo cinquanta metri, “tutte sempre a parlare del mio e del loro fisico, dei miei muscoli e della loro biancheria intima. Ma lo sai che sono laureato in Lettere, con tesi sulla poesia d'amore?”. E dunque eccolo, apparentemente manzo ma col cervello, che di suo lascerebbe vagare nell'aria un verso della Dickinson o un sonetto di Shakespeare, e invece si ritrova a dover difendere i pettorali (e anche altro, ché la temperatura sale e la mano scende) dalle Messaline sabaude. I tormenti di Adriano, come si vede, ben sintetizzano la profonda verità della ferma denuncia avanzata dalla brasiliana Karina (vedere sopra): “Si sono persi certi valori come quelli della verginità...” – anche se qui, in verità, sull'avvenuta perdita mica si piange. Uno spaccato sociale che solo queste riviste, per l'appunto (e nell'attesa di un focus sul Corriere della Sera) sanno offrire. Molte verità, è da considerare, passano sotto gli ombrelloni.

    Dopo la folta rappresentanza avanzata da reality e altro, vanno forte gli attori di soap televisive e i pupetti. E' tutto un fiorire di creature in fasce, di bimbetti appena venuti alla luce, di bebè debuttanti, di poppanti sugli scogli, di marmocchi sbuffanti acqua, di mocciosi con la papera di gomma ai fianchi. Particolare passione, le vendutissime riviste pongono ai frugoletti dei politici. Così, c'è un servizio fotografico su Pier Ferdinando Casini, “è il leader delle coccole”, in piscina a Milano Marittima con il suo bambino di pochi mesi. Ampio servizio fotografico pure su Gianfranco Fini, “il presidente con il marsupio”, e la sua bimba. Didascalie memorabili: “Fini porta la sua Carolina nel marsupio come un qualsiasi affettuoso papà” – e che doveva fare: appenderla a un cinturone per pistole? portarla a spasso col guinzaglio? C'è un'intervista appassionante alla ex del nuovo fidanzato di Anna Falchi, “io facevo la cubista nella discoteca di cui allora era proprietario, a Pinarella di Cervia”, la quale, assicura la rivista con l'esclusiva, “non si dà pace. Perché non sapeva di essere una ex”. Altro giornale, altra intervista. Alla nuova compagna di Stefano Ricucci, che si è trovata bene nella villa all'Argentario, ma oggettivamente qualche carenza c'era: “La casa è stupenda. Ci sono diciotto camere da letto, un centro benessere pazzesco, i massaggiatori e tante altre comodità. Mangiamo benissimo e ci rilassiamo. Purtroppo mancano la piscina, il campo da tennis e, soprattutto, l'eliporto”. L'eliporto, soprattutto. Meno male che, mentre si annuncia l'impegno politico di Ramona Badescu, giungono rassicurazioni dal fronte dell'opposizione: “Massimo D'Alema ogni mattina fa l'esercizio delle flessioni, rafforza gli addominali e mantiene la camicia ben tesa sulle spalle. Le italiane lo considerano sexy”. Sospetto atroce: tanta attenzione sarà mica perché pure il Pd ha fatto naufragio (anche se non dalla Ventura)?

    P. S.: Un grazie sentito alle tante riviste che hanno fornito questa gran massa d'informazioni (e resi lieti i giorni estivi). In particolare: Vip, Vero, Diva e Donna, Eva, Star, Chi, Dipiù, Gioia, Gente... E' l'intelligenza dei bagnanti e delle parrucchiere tutte. E mica sarà un caso che il grandissimo Paolo Conte, per tempo, cantava quella degli elettricisti... (Immagine: Claude Monet, “La spiaggia a Trouville”, 1870, National Gallery, Londra - foto Alinari)