Girotondo d'opinioni - Quant'è bella sicurezza…/3

La sproporzione tra quello che la politica dice e quello che può fare è la causa di tanti mali

Stefano Menichini

Io sono ancora qui, fiducioso, che aspetto di veder partire dalla mia città ventimila immigrati mascalzoni. Dovrebbe accadere a breve: la prima riunione della giunta Alemanno è la settimana prossima. Mi consolo intanto con il blitz della municipale in un campo nomadi regolare (dieci trovati senza permesso, su settecento) e, in coerenza col clima bipartisan, con lo smantellamento delle baracche al Portuense deciso e attuato in poche ore da uno dei presidenti di municipio democratici scampati alla falcidia elettorale. Io mi consolo, e non lo dico per scherzo. I romani, non lo so: camorristi con le molotov non ce ne sono ma l'emulazione è sempre possibile.

    Io sono ancora qui, fiducioso, che aspetto di veder partire dalla mia città ventimila immigrati mascalzoni. Dovrebbe accadere a breve: la prima riunione della giunta Alemanno è la settimana prossima. Mi consolo intanto con il blitz della municipale in un campo nomadi regolare (dieci trovati senza permesso, su settecento) e, in coerenza col clima bipartisan, con lo smantellamento delle baracche al Portuense deciso e attuato in poche ore da uno dei presidenti di municipio democratici scampati alla falcidia elettorale. Io mi consolo, e non lo dico per scherzo. I romani, non lo so: camorristi con le molotov non ce ne sono ma l'emulazione è sempre possibile. Quanto ai ventimila, basta che stiano tranquilli per un po', poi non avranno niente di serio da temere dall'autorità costituita. Purtroppo. La sproporzione fra quello che la politica dice, annuncia, scrive nelle leggi, e quello che può mantenere è la causa di tanti mali. Messaggio profondamente diseducativo. Innesco d'ogni possibile voglia di far da sé. Corollario perfetto dei discorsi sulla casta, i privilegi immeritati, lo sperpero di soldi.
    Destra e sinistra non sono alla pari. La destra le spara molto grosse, mentre in tema di immigrazione la cosa più grossa che ha fatto è stata sei anni fa una sacrosanta sanatoria per colf e badanti: spero che ne faccia un'altra – anche se il Pd ipocritamente si oppone – per evitare che 300 mila famiglie vadano in crisi e altrettante brave persone vadano nel panico, minacciate dalla più ridicola, odiosa e immotivata delle strette repressive. C'è da vergognarsi al pensare che gente perbene possa finire colpevole di un eventuale reato (immigrazione clandestina) per colpa di uno stato che è incapace di gestire flussi migratori pacifici, utili, veicolo solo di benessere e perfino di amore. La sinistra non le spara grosse, ma solo perché finora ha preferito compulsare statistiche sui reati in calo che rassicuravano solo addetti stampa dei politici e funzionari del Viminale. Poi qualcuno le ha fatto notare che sotto al furto d'auto nessuno più denuncia, se non con l'atto burocratico necessario a rifarsi documenti e bancomat rubati. Così ora si propongono anch'essi in versione legge e ordine. Democratici, però. Poco verosimile, finché al loft non si decideranno ad affidare la pratica agli unici che la conoscono veramente, cioè i sindaci. Fossi in Veltroni, accetterei lezioni da un mazzo di suoi ex colleghi: Zanonato, Chiamparino, Emiliano, Domenici, Cofferati, con Filippo Penati e Marta Vincenzi, e soprattutto quel Vincenzo De Luca da Salerno che è il più controverso di tutti ma anche il più energico.
    Non interessa qui il fatto che siano popolari, si può essere tanto popolari e tanto imbroglioni giocando sulle paure. Interessa che siano concreti, e che ormai siano l'incarnazione di quei progressisti ideali che non si nascondono dietro alle parole né ne pronunciano di esagerate. Che cosa possono fare, però? Per esempio far diventare la sicurezza un obiettivo collettivo, da ricercare anche attraverso la corresponsabilità e il coinvolgimento diretto dei cittadini sotto l'autorità pubblica. Solo una profonda sfiducia nel proprio popolo può indurre a scambiare i gruppetti di pensionati con telefonino e fascia al braccio, davanti alle scuole o a passeggio di sera nelle periferie, per i pattuglioni fascisti del '22.
    Sono piccole cose, e per carità i grandi investimenti devono andare nelle politiche di prevenzione, integrazione, intelligence, repressione. Le politiche generali però suscitano aspettative (puntualmente deluse) senza intaccare lo spirito pubblico, che invece fra Ponticelli e Milano è il vero punto debole nazionale. Almeno da questo punto di vista, “fare insieme” è già meglio del far da sé. Anche un po' più civile e vicino alla nostra cultura del campanile di certe bizzarrie d'importazione. Perché se a qualcuno nell'Essex viene in mente di mandare i bobbies casa per casa a disturbare i delinquenti per innervorsirli, e qui ce ne appassioniamo come l'ultima frontiera dell'anticrimine, siamo alla frutta. E' come mettere la squadra mobile nelle mani di Klaus Davi, o investire in ricerca&sviluppo nel ramo fantascienza per creare poliziotti veggenti tipo Tom Cruise in “Minority Report”.