Il discorso di Benedetto XVI ai vescovi statunitensi

God bless America (dal concepimento alla morte naturale)

Piero Vietti

Aborto e sacralità della vita al centro delle parole del Papa a Washington. Dopo i festeggiamenti per il suo ottantunesimo compleanno e l'incontro con il presidente George Bush alla Casa Bianca, Benedetto XVI ha parlato ai vescovi statunitensi.

    Aborto e sacralità della vita al centro delle parole del Papa a Washington. Dopo i festeggiamenti per il suo ottantunesimo compleanno e l'incontro con il presidente George Bush alla Casa Bianca, Benedetto XVI ha parlato ai vescovi statunitensi. Salutando l'America come paese che ha sempre mostrato "prontezza a venire in aiuto dei fratelli e sorelle che erano nel bisogno", ha sottolineato come gli Stati Uniti siano "una terra di grande fede". L'America, ha rimarcato il Pontefice, "ha fiducia in Dio e non esita ad introdurre nei discorsi pubblici ragioni morali radicate nella fede biblica". Benedetto XVI ha quindi rilevato (anche rispondendo alle domande dei prelati dopo il suo discorso) come in America "la mentalità secolare non si è posta come intrinsecamente opposta alla religione". Certo è che, però, la "sottile influenza del secolarismo" incide nel modo in cui le persone permettono alla fede di influenzare i prori discorsi. "E' forse coerente – ha chiesto ai vescovi – professare la nostra fede in chiesa alla domenica e poi, lungo la settimana, promuovere pratiche di affari o procedure mediche contrarie a tale fede?". Ma soprattutto "E' forse coerente per cattolici praticanti ignorare o sfruttare i poveri e gli emarginati, promuovere comportamenti sessuali contrari all'insegnamento morale cattolico, o adottare posizioni che contraddicono il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale?". Benedetto XVI ha messo in guardia da un materialismo che induce a farsi "ammaliare dalle possibilità quasi illimitate che la scienza e la tecnica ci offrono; è facile compiere l'errore di pensare di poter ottenere con i nostri propri sforzi l'adempimento dei bisogni più profondi". Compito dei pastori, ha rimarcato, è "richiamare le persone allo scopo ultimo dell'esistenza". Un lavoro impegnativo per la chiesa americana tenuto conto che, come ha detto poco dopo parlando di "leggi in vigore o in discussione che suscitano preoccupazione dal punto di vista della moralità", per il Papa "qui c'è ancora molto da fare". Ecco perché il Pontefice si è poi soffermato sull'importanza dell'educazione, della famiglia, del matrimonio e della preghiera. Il discorso ha anche toccato il tema della pedofilia ("gestito in pessimo modo") con un doloroso giudizio negativo immediatamente illuminato dall'osservazione che "vi sono molti segni che, nel periodo successivo, una purificazione ha davvero avuto luogo".

    Qui è possibile leggere l'intero discorso ai vescovi americani. Qui le successive risposte alle loro domande.

    Ora il Papa in diretta dagli States. Segui Benedetto XVI a Washington.

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.