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Viaggio fra i nativi digitali che salveranno la carta dai nostalgici

Delay Gratification, nomen omen, è una rivista che si fa beffe del fast journalism dei nostri tempi: in un’epoca di commenti continui 24 ore su 24, questo magazine inglese nato nel gennaio 2011 viene stampato ogni quattro  mesi e racconta in modo approfondito grandi e lunghe storie di attualità, accompagnandole con infografiche e analisi di esperti. Anorak è una rivista per bambini “di tutte le età”, piena di favole e illustrazioni scritte e disegnate da collaboratori sparsi in tutto il mondo.

28 FEB 2014

Basta social media

La nuova pubblicità di Coca Cola becca in pieno un problema che assilla milioni di persone troppo prese dai propri smartphone per accorgersi della realtà. E lo risolve così.

27 FEB 2014

Toh, la carta

La carta è morta, viva la carta. Della non troppo precoce dipartita hanno dato il triste annuncio negli anni passati editori, giornalisti, esperti di comunicazione e twittatori compulsivi. Nessuno compra più i giornali in edicola, non parliamo delle riviste, signora mia. I giovani, poi: non si trova un ventenne che frequenti stabilmente un quotidiano (qualche sveltina saltuaria ogni tanto, al massimo), e pure i quarantenni ormai sanno che tutto si trova online, basta cercare bene. La rivoluzione è avvenuta in fretta.

21 FEB 2014

Pronti a tutto

Preparatevi di nuovo alla catastrofe climatica. Anche se non arriverà.

20 FEB 2014

Preparatevi di nuovo alla catastrofe climatica. Anche se non arriverà

Piogge e alluvioni degli scorsi giorni in Inghilterra hanno permesso di riproporre a climatologi e sedicenti esperti il solito ritornello che si ascolta quando in cielo non splende un mite sole e l’aria è rinfrescata da una brezza primaverile: il riscaldamento globale sta facendo cambiare e impazzire il clima. La colpa è nostra e se non facciamo subito qualcosa per ridurre le emissioni moriremo tutti. Gli inglesi, confusi nel bene e nel male, si stanno giustamente preoccupando e sono pronti a tutto. Anche a prendere sul serio una guida pubblicata dal Guardian di martedì nella quale si danno i consigli per sopravvivere allo “Scenario Noè”.

20 FEB 2014

La satira nell'era dei media virali

  Qualche giorno fa, il sito internet  dichiaratamente satirico  Daily Currant, ha pubblicato un  articolo  intitolato: "L'uomo responsabile dell'incidente dell'anello olimpico trovato morto a Sochi". L'incidente a cui l'articolo faceva riferimento era la mancata apertura del quinto anello nella scenografia dell'inaugurazione dei Giochi olimpici.

11 FEB 2014

Il nuovo ceo di Microsoft

Il suo nome era circolato già nei giorni scorsi, oggi l'annuncio ufficiale sul sito e via Twitter: Satya Nadella è il nuovo ceo di Microsoft.

04 FEB 2014

A proposito di alluvioni, uno spot istruttivo

A chi si stupisce delle conseguenze delle forti piogge di questi giorni, a chi parla di "bombe d'acqua" e di cambiamenti climatici che causano allagamenti e alluvioni, a chi dice che "non si era mai vista una cosa del genere" consiglio di guardare questa pubblicità progresso del 1977 che sembra girata oggi.

03 FEB 2014

Quattrini non virtuali

Chi sale e chi scende fra i ricchi capitani del web

Agli scettici che nei giorni scorsi parlavano di fuga degli iscritti più giovani da Facebook e prevedevano il rapido declino per il più grande social network del mondo, il fondatore Mark Zuckerberg ha risposto mercoledì sera rendendo noti i numeri più che positivi di ricavi e nuovi utenti: 2,59 miliardi di dollari di fatturato alla fine del quarto trimestre 2013 (+63 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) e 170 milioni di nuovi iscritti negli ultimi dodici mesi, che hanno portato il numero complessivo degli utenti a un miliardo e 230 milioni. L'editoriale I cinesi usano l'arma del telefono

31 GEN 2014

Facebook è morto? No

Facebook è morto. Di nuovo. Da qualche tempo prevedere la fine del social network inventato nel 2004 da Mark Zuckerberg è diventato un simpatico passatempo di analisti, esperti e ricercatori. Non passa mese senza che un’intervista a qualche illuminato esperto di nuovi media, un retroscena con numeri interni arrivati alla stampa chissà come, o uno studio di qualche università cerchino di dimostrare che ormai è cominciata la parabola discendente per la piattaforma che ha messo in collegamento centinaia di milioni di persone in tutto il mondo permettendo loro di condividere foto, video, immagini, link e pensieri più o meno indispensabili.

24 GEN 2014
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