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Sturm und Drang grillino

Omologarsi senza omologarsi Il dilemma a Cinque Stelle

Omologarsi senza darlo a vedere  o non omologarsi senza apparire del tutto isolati? Gira attorno all’istituzionalizzazione temuta, ma anche un po’ voluta, lo Sturm und Drang dei neoparlamentari grillini, ieri al debutto nei palazzi (anche se solo per accreditarsi). Ma che bravi i commessi, hanno detto affacciandosi a Montecitorio, ma sì che mangiamo alla buvette, hanno detto e fatto, ma certo che in Aula dialogheremo, hanno ripetuto, e stiamo attenti “a non rimetterci dei soldi”, avevano detto il giorno prima, quando è stato chiaro che va bene decurtarsi lo stipendio, va bene rivedere la diaria, ma non fino al punto di farsi proprio “francescani”.

12 MAR 2013

Come forzare il lucchetto a 5 stelle

Un lucchetto chiude a chiave il moloch a Cinque stelle: nessuno dica nulla, parlino solo i capigruppo, niente alleanze, niente fiducia, attenti ai lupi, attenti pure ai social media (come tenere, sennò, 162 parlamentari come un sol uomo?). Ma può in qualche modo saltare, questo lucchetto, sottoposto com’è a una pressione forte, nelle strettoie del calendario, tra inizio consultazioni e fine settennato? Esiste un possibile punto di rottura, qualcosa che permetta a Grillo di non dire apertamente sì, permettendo però anche che si vada avanti in qualche forma?

09 MAR 2013

Il conclave dei 57 grillini all’assalto del Campidoglio (Costa Rica a parte)

Adesso Roma. Il sindaco. Non era soltanto un’espugnazione simbolica del totem Cgil, l’occupazione di Piazza San Giovanni, ma anche una specie di prova generale per la presa del Campidoglio da parte dell’uomo che dice (a Time) di volere il “cento per cento nel Parlamento” e i “cittadini che diventano stato”, con conseguente “scioglimento” del movimento che a quel punto non avrebbe più ragione di esistere (intanto lui, Grillo, ha “incanalato la rabbia nel movimento”: Se falliamo noi”, in Italia si va “verso la violenza nelle strade”, dice).

08 MAR 2013

Zeitgeist grillino

Aveva tirato fuori anche la cara vecchia “fantasia al potere”, Gianroberto Casaleggio, il guru di Beppe Grillo che nei suoi video vuole “il nuovo ordine mondiale” con governo smaterializzato su Google (previa distruzione e rigenerazione totale). Ma qui, più che con la “fantasia”, difficile da far volare in un movimento in cui gli “eretici” vengono sbattuti fuori senza smancerie, si rischia di ritrovarsi con la superstizione al potere. Quella incarnata per esempio da “Zeitgeist”, documentario cospirazionista che ha fatto cambiare “visione del mondo”, così ha detto, al neo deputato grillino Paolo Bernini. Leggi Il Pd stordito spera nella clemenza di Napolitano ma si consegna a Grillo di Alessandra Sardoni

07 MAR 2013

L’intellò transgenico di Grillo

C’è un signore che in questi giorni si affaccia dai teleschermi con barba e capelli da Karl Marx (ma lisci), occhiali neri a rettangolo e pallore ottocentesco, definendosi “simpatizzante” del Movimento cinque stelle, “votante” del Movimento cinque stelle e “onorato” di scrivere sul blog di Beppe Grillo post euroscettici a uso e consumo del Movimento cinque stelle. E visto che il Movimento cinque stelle, al momento, parla solo via oracolo (il suddetto blog, appunto), il professor Paolo Becchi fa le veci dell’intellettuale (quasi) organico, seppure, come dice sempre, a titolo “individuale”. Leggi l'editoriale Il premier stellare - Leggi Come funziona l’azienda-partito di Casaleggio, la fabbrica del consenso di Antonio Amorosi

06 MAR 2013

Pontieri

I ragionevoli pilastri che sognano il grillismo col Pd. Archistar, Nobel, cantanti e un po’ di Fatto

I pontieri guardano un po’ increduli al Beppe Grillo che ribadisce il concetto del “nessuna fiducia a nessun governo” (così ha detto l’ex comico anche ieri a Roma, dopo aver incontrato i neoeletti). Sperano, i pontieri, che le parole di Vito Crimi, capogruppo in pectore del M5s al Senato (“no al governo dei partiti”, ma “non si esclude” il “sostegno” a “un governo tecnico”, anche a “un Monti bis”, poi smentito questa mattina) non siano depistaggi, magari decisi dallo spin-doctor Gianroberto Casaleggio, artefice, con Grillo, della linea dura. Parlano con Grillo a distanza dai giornali, i paladini del dialogo, con i toni del nonno col nipotino scapestrato, anche quando l’ex comico dà di “facce da culo” ai dirigenti del Pd.

05 MAR 2013

L’invasione degli ultragrilli

Non hanno mandato l’ambasciatore in avanscoperta come i marziani dai grandi occhi del film “Mars attacks!”, gli alieni grillini che roteano con le astronavi sul cielo sopra Roma, fermandosi ogni tanto qui e lì, indistinti per volontà, spersonalizzati per autoconvincimento, come avessero sempre addosso la maschera di Anonymous che indossano in piazza – senza partito, senza statuto, senza sedi, senza quadri, senza mediatori, senza ufficiali di collegamento e senza soldi da democrazia corporea (non ne vogliono). Eppure la scena, al momento, sembra proprio quella dei marziani di Tim Burton. Leggi Alieni contro il satellite Nato di Luigi De Biase - Leggi Grillopolitics in Sicilia: una bufala

03 MAR 2013

Tra caschetti, sonetti e proclami da leader: Marta e Paola, due grilline

Ci si ritrova in Italia appesi a un blog (di Beppe Grillo) e anche in cerca – quantomeno – di qualche “riserva della Repubblica”, qualche grillino che mostri una faccia meno truce dell’ologramma dell’ex comico che parla via Internet ogni giorno alla stessa ora. Si cercano neo eletti sinceramente in ansia per le sorti del paese, disposti magari a firmare la petizione lanciata ieri da un’elettrice grillina su change.org (“caro Beppe, dai la fiducia al governo”: trentamila firme in poche ore) e magari propensi al dialogo. Leggi Il Pd e il tentativo disperato di trovare un canale con Grillo

28 FEB 2013

E adesso che facciamo? Grillo e i grillini assaliti dalla Realpolitik

E adesso che si fa? E’ la domanda che neanche Beppe Grillo ora può eludere (durante la campagna elettorale aveva eliminato alla fonte il problema, ammettendo sul camper solo le tv straniere). “Dica cosa vuole fare, Grillo”, è stato il messaggio di Pier Luigi Bersani nella conferenza stampa della non-vittoria. Ma Grillo, ieri, via blog e a voce, aveva già detto un “no” ai governissimi (“ci saremo noi a impedirlo”), un “no” a eventuali “alleanze” e il solito “sì” a singole leggi in armonia con il programma del M5s (questa finora è stata anche la parola d’ordine dei neo-eletti che, per inesperienza o per timore di andare fuori linea, al momento non si avventurano su terreni politico-strategici).

27 FEB 2013

Grillo, cronaca di una grande commedia

Alle dieci di sera Beppe Grillo parla infine in streaming sul suo sito, con voce da “adrenalina calata” (ma “la camomilla no”, dice alla moglie in diretta), parla di “amore” in pantofole, esclude alleanze, dice che i governissimi eventuali avranno vita dura, abbraccia tutti e prevede che gli altri “dureranno poco” e che i grillini si collocheranno dietro tutti gli altri, per controllare. La giornata del “sarà un piacere”, delle mani alzate, dell’“arrendetevi”, il Vietnam degli altri che Beppe Grillo aveva evocato con gran gusto (anche gradguignolesco) alla vigilia del voto, comincia, a urne ancora chiuse, con una scena da film e da Beppe Grillo pre-politico.

26 FEB 2013
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