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La “pulizia etnica” degli “adoratori di idoli”

In Egitto l’Università al Azhar sforna un libro “contro i cristiani politeisti”

Si chiama “shirk”, idolatria, il peccato che l’islamismo considera il più imperdonabile da parte di Allah. E’ questa l’accusa terribile che un eminente accademico e teologo dell’Università di al Azhar ha appena scagliato contro il cristianesimo. Secondo la visione islamica fondamentalista, anche solo affermare che “Gesù Cristo è figlio di Dio” è politeismo passibile della pena di morte. Il libro “Contro i cristiani”, pamphlet inquisitorio dietro alla pretesa di essere un “Rapporto scientifico”, porta la firma di Muhammad Imarah, membro del comitato scientifico di Al Azhar e dell’Islamic Research Academy dell’ateneo

17 DIC 2009

La sottile forma di boicottaggio inglese alle merci israeliane

Hamas ha festeggiato il ventennale della sua fondazione con un viaggio-premio a Teheran, mentre la succursale londinese dell’emittente araba al Jazeera lanciava la notizia che un tribunale britannico aveva emesso un ordine di cattura, poi ritirato, per l’ex ministro degli Esteri israeliano, oggi capo del partito di opposizione Kadima, Tzipi Livni. Mandato originato da una denuncia per crimini di guerra presentata da “elementi radicali” della comunità locale musulmana in relazione all’offensiva “Piombo Fuso”, condotta lo scorso inverno a Gaza.

16 DIC 2009

Tutti i dubbi magisteriali sul darwinismo

Fu con un clamoroso articolo sul New York Times che quattro anni fa il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna e principe della chiesa cattolica, scagliò una dura critica all’evoluzionismo darwiniano dall’interno del vertice dell’alto clero internazionale, aprendo anche alla teoria del “disegno intelligente”. “L’evoluzione nel senso di una ascendenza comune può essere vera, ma l’evoluzione nel senso neodarwiniano, come processo non pianificato, non guidato, di variazione a caso e selezione naturale, non lo è”, scrisse Schönborn.

06 DIC 2009

La Svizzera ha firmato la sua indipendenza con il voto contro i minareti

Mentre Egemen Bagis, ministro turco per gli Affari europei, invita i musulmani a non depositare più il denaro nei conti correnti in Svizzera, su al Jazeera il predicatore dei Fratelli musulmani Yusuf Qaradawi condanna così il referendum che ha bocciato la costruzione di nuovi minareti nella confederazione elvetica: “E’ razzismo, si tratta della negazione della carta dei diritti dell’uomo, va contro la libertà religiosa e il multiculturalismo”. Intanto si parla già di un impatto negativo sull’export svizzero verso i paesi islamici e sul turismo, che attira molti visitatori dal mondo arabo, specie dal Golfo persico.

04 DIC 2009

Quello che il Vaticano non dice sull'islam

Nel referendum sui minareti che si è svolto nella più antica democrazia europea, la Svizzera, la Santa Sede ha assunto la stessa posizione di chi, come i Verdi e la sinistra europea, alla Corte dei diritti umani di Strasburgo ha patrocinato la causa contro i crocefissi nelle scuole italiane. Mentre la stampa italiana sposava la tesi xenofoba, urlava contro i “fascisti alpini” ed eleggeva l’islamista sul libro paga dell’Iran, Tariq Ramadan, a difensore della libera spiritualità interreligiosa, era sconfortante notare come il Vaticano avesse adottato la stessa interpretazione della maggioranza degli opinionisti più conformisti.

01 DIC 2009

Così Gerusalemme comincia a difendersi

Nel 1991, mentre Saddam Hussein bombardava Tel Aviv con i missili scud, l’allora viceministro degli Esteri israeliano, Benjamin Netanyahu, compariva sulla Cnn con una maschera antigas. Ora Netanyahu, primo ministro dello stato ebraico, si appresta a lanciare la più vasta distribuzione di maschere antigas a tutta la popolazione israeliana.

24 NOV 2009

Il conservatorismo contemporaneo di Scruton

Si conclude con un elenco di consigli di letture il “Manifesto della destra divina” (Vallecchi) di Camillo Langone. Accanto alla Bibbia e a Dante, compaiono Pier Paolo Pasolini, Josemaría Escriva de Balaguer, Luigi Giussani, Nicolás Gómez Dávila, C.S. Lewis, Orazio, Fernando Pessoa e Nikos Salingaros. C’è anche il filosofo inglese Roger Scruton, il letterato-predicatore, uno dei massimi esponenti del conservatorismo contemporaneo, “l’anima culturale della Thatcher Revolution”.

21 NOV 2009

"Disintegrazione del mito dell'Oloausto" - Ecco il libro del dr. Ahmadinejad

“Disintegrazione del mito dell’Olocausto: le idee e i pensieri del dottor Mahmoud Ahmadinejad”. E’ questo il titolo del nuovo libro del presidente dell’Iran. E’ stato pubblicato in farsi, la lingua degli iraniani, e in arabo, pronto per essere esportato in tutto il mondo islamico. Siamo venuti in possesso di una parte della traduzione in inglese. E’ un saggio ambizioso di 274 pagine che sintetizza il pensiero e le parole sugli ebrei, Israele e l’Olocausto del primo capo di stato islamico che ha elevato il negazionismo a politica governativa.

18 NOV 2009

Chi processerà i più pericolosi assassini sulla faccia della terra

Il principale imputato, Khalid Sheikh Mohammed, ha già confessato i propri crimini (2.993 morti) e ha chiesto di ricevere la stessa pena invocata dall’Amministrazione Obama: la morte. L’apparenza inganna però, perché il procuratore federale Preet Bharara si appresta ad affrontare uno dei casi più difficili della storia americana. Sarà lui a processare “i più pericolosi, feroci, meglio addestrati assassini sulla faccia della terra”, come ebbe a chiamarli l’ex ministro della Difesa Donald Rumsfeld. Leggi il ritratto di Mohammed Atta  

17 NOV 2009

Ahmadinejad chiama al governo il filosofo che nega l’olocausto

Nessuno leggerà Anne Frank in arabo

Beirut è la “capitale mondiale del libro” designata per il 2009 dall’Unesco. Ma vi si potrà leggere il Diario di Anne Frank soltanto in francese (per i cristiani) o in inglese. Nessuno stamperà il diario in farsi o in arabo, per gli sciiti e i sunniti. E tantomeno lo porterà nelle scuole. La traduzione e l’adozione nelle scuole libanesi del celebre Diario di Anne Frank avrebbe rappresentato un passo epocale nel paese dei cedri, che si vanta di essere uno dei paesi arabi “moderati”.

12 NOV 2009
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