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Parlano Battista, Segre, Colombo, Nirenstein

Cercasi minoranza giornalistica che non creda alla quota anti israeliana

Aidan White, segretario generale della Federazione internazionale dei giornalisti, ieri attaccava chi, come il Foglio di sabato e il Corriere della Sera con Pierluigi Battista, ha denunciato  il boicottaggio d’Israele da parte della Federazione, che ha appena espulso dal sindacato la branca israeliana con i suoi seicento giornalisti: “Parlare di boicottaggio di Israele o di antisemitismo o di motivi politici dietro quest’azione è assurdo”, ha detto White. Leggi L’internazionale dei giornalisti caccia Israele. Voto unanime, con italiani - Leggi la replica di Paolo Serventi Longhi della Fig - Leggi La campagna del Foglio arriva in Francia

14 LUG 2009

Nuove dal sindacato che difende Hamas

L’internazionale dei giornalisti caccia Israele. Voto unanime, con italiani

La Federazione internazionale dei giornalisti, il più grande e antico sindacato della stampa con sede a Bruxelles, ha espulso la branca israeliana affiliata all’organizzazione. Fra i membri del sindacato c’è anche Paolo Serventi Longhi, il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana. L’espulsione è il culmine di una campagna di discriminazione a cui la Federazione si è votata da anni contro lo stato d’Israele.

12 LUG 2009

La Rosa Bianca nel deserto

Le immagini di Rita e Anita pubblicate dai giornali tedeschi ci consegnano due ragazze gioiose, determinate, compassionevoli, forti, fiere. Ma inconsapevoli, forse, del grande pericolo che le sovrastava durante l’attività medica e missionaria che svolgevano nello Yemen. Anita Gruenwald e Rita Stumpp, cugine entrambe di ventisei anni, sono le due ragazze tedesche trucidate la scorsa settimana e di cui ora si comincia a sapere qualcosa.

24 GIU 2009

Moussavi ha un lato sinistro segnato da morte e fanatismo

Ai primi di maggio agenti in borghese del regime iraniano hanno cercato di distruggere le prove del massacro di 30 mila prigionieri politici. Hanno smosso il terreno di parte del cimitero di Khavaran, a sud-est di Teheran, trasferendo i resti delle vittime. Hanno utilizzato scavatori e camion per sollevare il terreno dove si trovano enormi fosse comuni. Hanno cominciato a sostituirle con terreno fresco. All’epoca il primo ministro con diretta responsabilità su quelle esecuzioni era Hossein Moussavi.

18 GIU 2009

Vicepresidenza al Sudan, dove si crocifiggono i detenuti

I regimi islamici fanno carriera. Ora alla Libia va la presidenza Onu

I regimi tirannici alle Nazioni Unite continuano ad agire in blocco per egemonizzare l’Assemblea e le Commissioni. La Libia ha messo a segno un grande colpo. L’Assemblea generale ha eletto il libico Ali Treki a presidente della 64ma sessione che inizierà a settembre. Treki prenderà il posto del nicaraguense Miguel d’Escoto Brockmann, il prete sandinista sospeso a divinis da Giovanni Paolo II e che si è distinto per il suo furore antisemita.

14 GIU 2009

Gheddafi batte Fidel Castro 3-0

Così il “cane pazzo” ha portato il terrore in tutto il mondo

Dietro gli occhiali da sole vistosi, il burnus tradizionale indossato in tante occasioni da Muammar Gheddafi, che si dichiara discendente di Maometto e che Ronald Reagan chiamava “cane pazzo”, si cela un record quarantennale di odio, terrorismo e intolleranza. Il suo “zahf”, una sorta di trozkismo islamico, si è tradotto in decenni di jihad e oppressione. Leggi   Muammar Gheddafi, l’agitatore (quasi) pentito

11 GIU 2009

“Brucerò i libri israeliani”

Quando Farouk Hosni dice che “Israele non ha mai contribuito alla civilizzazione, in nessun’epoca, perché non ha mai fatto altro che appropriarsi del bene altrui”, non si ferma alle parole. Due anni fa, in qualità di ventennale ministro della Cultura egiziano, Hosni fece bandire un film israeliano premiato a Cannes, “The band’s visit”. Parlava di otto soldati egiziani che sbarcano all’aeroporto di Tel Aviv e dopo varie peripezie finiscono in uno sperduto villaggio nel deserto. Leggi L’appello francese contro il ministro dell’intolleranza. Prime adesioni italiane

07 GIU 2009

Obama al Cairo: mea culpa e naïveté

Nemmeno una parola sulla sharia e sulla discriminazione delle minoranze. Il presidente americano si è inginocchiato di fronte alle masse arabe

04 GIU 2009

Mr Obama, ascolti questi eroi

Sono nomi marchiati dall’accusa di sedizione, in arabo “fitna”. Sono storie capaci di penetrare il muro d’odio e di oppressione che regna nel mondo arabo. Il diritto alla vita, alla libertà d’espressione e alla dignità personale i dissidenti islamici se lo sono conquistato al prezzo dell’esilio, della tortura, dell’ostracismo, del pubblico ludibrio, dell’intolleranza totalitaria, spesso della vita.

03 GIU 2009

Un libro dell’erede di Barney

Mark Steyn ci racconta l’inquisizione islamica a un anno dalla sua gogna

Sul retro di copertina una foto dell’autore con il primo ministro canadese Stephen Harper. In esergo il motto del New Hampshire, coniato nel 1809 da un generale per celebrare la rivoluzione americana: “Vivi libero o muori”. Mark Steyn, che il New York Times ha definito “la penna più velenosa della destra”, va orgoglioso di quel motto. Un anno fa lo scrittore canadese Steyn, autore del best seller “America alone”, all’epoca numero uno delle classifiche nel proprio paese, finì sotto processo per “islamofobia”.

29 MAG 2009
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