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Human Rights Watch ancora nei guai: “E’ connivente sull’Iran”

A spifferare tutto è stato David Feith del Wall Street Journal, che ha pubblicato le e-mail interne di Human Rights Watch in un articolo dal titolo “Dancing around genocide”. Il capo della celebre organizzazione per la difesa dei diritti umani con base a New York si rifiuta di definire “genocida” l’appello del regime iraniano per la distruzione dello stato ebraico (per il quale numerosi personaggi, fra cui Elie Wiesel, chiedono l’arresto di Mahmoud Ahmadinejad).

13 DIC 2012

Tutti contro Rushdie

Di “Joseph Anton” è difficile parlare male. Si tratta dell’autobiografia di Salman Rushdie sulla fatwa di Khomeini che ha colpito i suoi “Versetti satanici” e una peregrinazione lunga vent’anni. Un coro unanime dunque anche da parte dei benpensanti, se non fosse per quei radical chic della New York Review of Books, la rivista venerata dagli intellettuali progressisti e sulle cui colonne hanno firmato Edmund Wilson e Mary McCarthy, Hannah Arendt e Jean-Paul Sartre, che lì sfogò molti malumori senili. Leggi La prima fatwa di Giulio Meotti - Leggi Rushdie à rebours di Mariarosa Mancuso

09 DIC 2012

Israele pensa a difendersi con nuove case. Furiosi pure gli alleati

Non era mai successo che Francia e Gran Bretagna minacciassero di ritirare gli ambasciatori da Israele, un passo definito “senza precedenti”, per protestare contro la decisione del governo di Benjamin Netanyahu di costruire tremila alloggi fra Gerusalemme e la Cisgiordania. “Questa volta non ci sarà una formale protesta, ci sarà una concreta reazione contro Israele”, scrive il quotidiano Haaretz citando un diplomatico europeo anonimo.

04 DIC 2012

Culle vuote a Occidente

Sembra il sequel del film “I figli degli uomini”, ma il copione non l’ha scritto P. D. James. Dall’Italia alla Germania, spira un vento di abissale inverno demografico. A Madrid è uscito il libro di Alejandro Macarrón Larumbe dal titolo emblematico, “El suicidio demográfico de España”. Dagli attuali 47 milioni di abitanti, la Spagna è destinata a passare a 35 milioni in trent’anni. “La Spagna sta attraversando una grave crisi economica, ma alla fine molto più pericolosa, anche se vi si presta poca attenzione, è la crisi demografica”. 

03 DIC 2012

“Tre volte più potente di Hiroshima”. Ecco la bomba iraniana

Sembra una “smoking gun”, con tanto di appunti in farsi, la lingua iraniana. L’Associated Press è venuta in possesso di un diagramma che replica la simulazione computerizzata degli effetti di un ordigno iraniano “tre volte più potente della bomba di Hiroshima”. E’ una funzione gaussiana con variabili di tempo espresse in millisecondi e valori rappresentanti i chilotoni. L’apice della curva dimostra come in due millisecondi la bomba di Teheran sarebbe in grado di raggiungere un picco di potenza di cinquanta chilotoni.

29 NOV 2012

Palestina all’Onu

Lo scorso aprile l’Autorità nazionale palestinese ha chiesto al Tribunale penale internazionale dell’Aia, che ha appena festeggiato i dieci anni di attività, di indagare i “crimini di guerra” israeliani. La risposta del procuratore, l’argentino Luis Moreno-Ocampo, è stata, per questa volta, negativa: “Soltanto gli stati membri sono ammessi”. Con il possibile ingresso della Palestina alle Nazioni Unite, invece, Israele rischia di essere trascinato in tribunale come criminale di guerra.

28 NOV 2012

Israele e la sua licenza di uccidere

I nomi dei candidati all’assassinio mirato finiscono su un archivio noto come “the bank”, la banca dati. Quando il target viene eliminato si traccia sopra il suo nome una grande “X”. Dieci giorni fa lo Shin Bet, il servizio segreto interno d’Israele, scova l’auto su cui viaggia Ahmed Jaabari, il capo militare di Hamas a Gaza. E’ una Kia argentata. L’intelligence avverte il capo di stato maggiore, Benny Gantz, e il premier Benjamin Netanyahu. Esiste l’opportunità di pochi secondi per assassinarlo.

23 NOV 2012

I due grandi occhi d’Israele

La guerra fra Israele e Hamas ha già stabilito numerosi record, come i missili su Gerusalemme che mancavano dal 1971. Non si ricordava neppure che le autorità israeliane dovessero modificare, come è stato ordinato ieri, le tratte dei voli di linea in arrivo e in partenza dall’aeroporto internazionale Ben Gurion. La minaccia missilistica da Gaza resta alta. Leggi L'ultima missione di Hillary - Leggi La diplomazia dei missili di Daniele Raineri

20 NOV 2012

“Gaza è la via più breve per al Aqsa”

Il nome di Marwan Issa apparve per la prima volta nel 2005, quando in una sorta di fuga dalla clandestinità, l’allora capo militare di Hamas, l’imprendibile Mohammed Deif e i suoi sei luogotenenti, pubblicarono sul sito di Hamas i propri nomi e imprese. Era la prima volta dal 1988 che Hamas rivelava i propri vertici operativi. Di questa cupola faceva parte anche Ahmed Jaabari, “il generale” ucciso tre giorni fa da Israele in un raid nella Striscia di Gaza. Issa è il suo successore a capo degli squadroni della morte palestinesi.

17 NOV 2012

Filo diretto con l’Iran

La prima volta che fu chiaro a tutti che l’Iran aveva esteso la sua influenza a Gaza fu nel 1994, quando parlò il leader del “Harakah al jihad al islami al filastin”, il Jihad islamico palestinese, Fathi al Shikaki, che allora viveva a Damasco. Shikaki, che un anno dopo sarebbe stato eliminato dal Mossad a Malta, rivelò che l’Iran aveva stanziato tre milioni di dollari per sostenere le famiglie dei “martiri palestinesi”.

15 NOV 2012
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