“Il Concilio ha reso i cattolici un po’ più protestanti”. Parla Gregory “I problemi dottrinali irrisolti e i conflitti religiosi e politici nati dalla Riforma protestante hanno costretto a prendere una direzione di secolarizzazione e di separazione della religione dal resto della vita pubblica”. Nel suo nuovo libro di seicento pagine, “The Unintended Reformation”, pubblicato dalla prestigiosa Harvard University Press, Brad Gregory ripercorre le tappe storiche e culturali che hanno portato alla crisi della ragione occidentale e al relativismo, partendo dalla Riforma di Lutero, Calvino e Zwingli e dalle guerre di religione in Europa. 10 OTT 2012
Una sindrome chiamata Günter Grass “Günter Grass è ossessionato dagli ebrei e da Israele come lo sono la maggioranza dei tedeschi”. Henryk Broder non sminuisce l’ultima poesia del premio Nobel per la Letteratura, come invece hanno fatto i diplomatici israeliani (Gerusalemme ha dichiarato che, purtroppo per Grass, “lui non è Schiller o Rilke”). In una nuova raccolta di poesie, “Effimeri”, Grass è tornato a demonizzare Israele come minaccia alla pace mondiale e a elogiare il tecnico israeliano che ha rivelato al mondo i programmi nucleari di Gerusalemme, Mordechai Vanunu, indicato da Grass come “un eroe dei nostri tempi” e un “esempio”. Leggi Dare di "selvaggio" a un terrorista di William McGurn 03 OTT 2012
L’arresto del regista “blasfemo” inquieta i sostenitori del Primo emendamento Chi avrebbe mai detto tre settimane fa, di fronte alle immagini dell’ambasciatore americano Chris Stevens ucciso a Bengasi, che i sostenitori del Primo emendamento avrebbero di lì a poco adottato come motto “I am Nakoula”? E’ il nome del produttore del controverso film su Maometto “The innocence of Muslims”. Ma in un paese come gli Stati Uniti, dove anche i neonazisti e gli islamisti sono protetti dalla Costituzione nell’esercizio della libertà di parola, ha scatenato non poche polemiche l’arresto di Nakoula Basseley Nakoula, il cristiano copto che ha prodotto il celebre video. Leggi Il senso di Obama per la sicurezza 02 OTT 2012
Lo strike di Obama Alcune settimane fa il New York Times aveva pubblicato un dossier sulle misure che l’Amministrazione Obama era pronta ad adottare per impedire all’Iran di ottenere la bomba nucleare. Si parlava, fra l’altro, di un programma di attacchi clandestini contro i siti iraniani. “Faremo quello che è necessario”, ha scandito di nuovo, due giorni fa, Barack Obama all’Onu sulla politica di prevenzione dell’atomica iraniana. 27 SET 2012
“Ma è il governo a decidere” Perché militari e 007 israeliani sono sempre più ostili a Netanyahu La massima di Douglas Mac-Arthur secondo cui “i vecchi soldati non muoiono, semplicemente appassiscono” non vale per Israele. Negli oltre sessant’anni di vita dello stato ebraico centoventi generali sono divenuti ministri e almeno dieci capi di stato maggiore sono entrati in politica. In questo quadro le lotte fra la leadership civile e militare non sono nuove. Ma durante il mandato del premier Benjamin Netanyahu questo scontro ha raggiunto livelli senza precedenti. 26 SET 2012
La scelta di Israele Ehud Barak ha cambiato idea sull’Iran? Viaggio nella testa del “decisore” “Israele non fa affidamento sul resto del mondo per evitare che l’Iran si doti di armi nucleari”, ha appena dichiarato il ministro della Difesa d’Israele, Ehud Barak. “Io e il primo ministro Benjamin Netanyahu la vediamo allo stesso modo sull’Iran”. Come spiegarsi allora le voci, sempre più insistenti, che danno Barak contrario oggi all’attacco preventivo israeliano alle installazioni atomiche iraniane senza il via libera degli Stati Uniti? Ha iniziato Haaretz, ma le fonti anonime citate nel pezzo della cosiddetta “conversione di Barak” hanno fatto temere un elemento di spin. 24 SET 2012
L’appestato Pensi che fino a nuovo ordine non posso neppure recarmi al lavoro alla sede di Gallimard, sono costretto a lavorare da casa, il mio confino, come Cesare Pavese”, dice un po’ scherzando al Foglio Richard Millet, nella prima intervista concessa a un giornale italiano dopo il caso che lo ha travolto da agosto. L’editore dei suoi ultimi libri, Pierre-Guillaume de Roux, sostiene che l’affaire Millet, il caso Millet, ha raggiunto “livelli irrazionali”. Non si ricordano interventi di primi ministri contro un libro. E’ proprio una novità assoluta. 23 SET 2012
Così i liberali si sono ripresi l’eredità di Fortuyn Frits Bolkestein, padre nobile dei liberali d’Olanda, l’ex eurocommissario per il quale Geert Wilders scriveva discorsi, lo scorso aprile aveva predetto la caduta del “Mozart” biondo: “Il suo partito farà la fine di quello di Pim Fortuyn”. La lista Pvv di Wilders è uscita a pezzi dalle urne, dopo il successo clamoroso del 2010. “Gli elettori hanno parlato, abbiamo perso”, ha detto Wilders. “Ma continueremo a batterci perché l’Olanda non diventi una provincia del superstato europeo e dell’immigrazione di massa”. 20 SET 2012
Autodafé “Journal bête et méchant”. Giornale stupido e cattivo, recitava lo slogan ironico del magazine Charlie Hebdo negli anni Settanta. Il giornale satirico della sinistra libertaria è da sempre il re della provocazione, il simbolo della libertà d’espressione in Francia e adesso anche la “Bête Noire”, la bestia nera dei fondamentalisti islamici. “L’onore della Francia è stato salvato da Charlie Hebdo”, aveva scandito Bernard-Henri Lévy nel 2006, quando il settimanale satirico ripubblicò le vignette danesi su Maometto. Leggi Maometto nudo e irriso su Charlie Hebdo. Paura per i francesi all’estero 20 SET 2012
La prima fatwa Il 14 febbraio 1989 l’ayatollah Khomeini, principale autorità religiosa sciita e fondatore della Repubblica islamica dell’Iran, emette una fatwa contro “I versetti satanici” di Salman Rushdie: “Informo l’orgoglioso popolo dell’islam che l’autore dei ‘Versetti satanici’ che è contro l’islam, il Profeta e il Corano, e tutti coloro che sono implicati nella sua pubblicazione essendo consapevoli del suo contenuto, sono condannati a morte”. Per lo scrittore anglo-indiano è l’inizio di una peregrinazione lunga vent’anni. Il 18 settembre uscirà l’autobiografia dell’esilio di Rushdie nel mondo libero. 17 SET 2012