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Deboli con i forti, caduta di stile

Repubblica gioca al gatto con il topo. Il topo è il governo Monti. L’ultima provocazione, insidiosa e salace come sempre quando si tratti di applicare collaudati criteri di potere mediatico alla fragile impalcaura della democrazia italiana, era evidente a tutti. Per una squadra di tecnici del giornale-partito come Repubblica non basta far ballare Monti e il suo esecutivo inanellando una collana di titoli e commenti intorno ai fatti, bisogna creare il fatto come evento politico e amministrativo nudo, entrare nel governo, perquisirne i recessi operativi. Leggi Geometrica potenza del partito Repubblica di Alessandro Giuli

12 GIU 2012

Vediamo come va a finire questa storia della Bbc e della Banca d’Italia

Parlo della Rai, l’editore che manda in onda Radio Londra e con il quale ho un contratto fino al termine della prossima stagione. Avverto il lettore, affinché coltivi il sospetto di un conflitto di interessi. Forse è una premura eccessiva, visto che c’è chi ha o ha avuto o avrà contratti notevoli, rapporti di lavoro coordinato e continuativo, funzioni dirigenti perfino, e fa un po’ come cazzo gli pare. Leggi Perché Monti ha voluto due alieni alla Rai

10 GIU 2012

Le primarie, bene comune

Dopo il maggioritario incarnato e reso possibile dall’avventura di Berlusconi del 1994 e anni seguenti, che ci ha portato l’alternanza, l’unica vera novità degna di rilievo, e capace oggi di ricostruire qualcosa nel sistema della politica, tra i loschi frizzi e lazzi delle varie guerricciole demagogiche e lobbistiche in corso, è il metodo delle primarie. Lo abbiamo detto su queste colonne in tempi non sospetti, e lo confermiamo con estrema convinzione oggi, quando sembra ormai tardi per ogni cosa.

07 GIU 2012

Lo stallo di Monti e dei partiti

La seconda carica dello Stato che fa politica e parla come più schietto non si può (vedi la lettera al Foglio qui ) è fenomeno irrituale, uno scandalo in condizioni normali. Ma siamo nell’anomalia più assoluta, abbiamo un governo del presidente, cioè del Quirinale, composto di tecnocrati non eletti ai quali è appeso il futuro della crisi nell’emergenza europea e mondiale; la Presidenza della Camera è un caso politico-partitico da oltre due anni; e abbiamo una maggioranza tripartita che si prepara a diventare un guazzabuglio di conflitti alla cieca. Leggi I guai con l’Agcom e il giallo di quel “no” della Rai a Monti

07 GIU 2012

Tenetemi da conto i conti

Una certa squinternata vulgata oggi in auge nei partiti anche maggiori dice così: il rigore uccide l’economia, Monti non ha più niente da dire, ci è “piaciato” alla Gianni Agus ma non ci piace più, votiamo al più presto, nel 2012, e comunque dividiamoci per votare a cazzo di cane, anche fosse nel 2013. La chiamano necessità di legittimazione politica: sia il Pd sia il Pdl, sospetto unisono. Ma legittimazione di che?

05 GIU 2012

Se la vita pubblica diventa un inferno di volgarità

Un po’ li capisco, quelli tra i leader politici che non sono andati alla parata. E’ un periodaccio. Sei sempre spiato, fotografato, messo in burla in modo non solo posticcio ma triviale. La vita pubblica è diventata un inferno di volgarità. La caduta dello stile repubblicano, e di quello che lo accompagna anche a livelli meno rilevanti, è vertiginosa. Perfino la presentazione di un libro, il convegnuccio, generi obbrobriosi di per sé ma in fondo innocenti privatezze promozionali, diventano occasione di cinguettio, di starnazzo.

03 GIU 2012

Perché conviene non scommettere sulla fine del mondo

31 MAG 2012

A quale livello è arrivata la delegittimazione della Cosa pubblica

30 MAG 2012

Bisogna ribellarsi a questo panorama di macerie. Così

29 MAG 2012

Caro Messori, le profezie sono inaudite

Vittorio Messori, conoscitore della storia della chiesa e illustre scrittore cattolico, ci critica nel Corriere della Sera per la nostra ipotesi, per il nostro sogno, di un Papa regnante che si ritira nei suoi studi di teologia e nei suoi alti esercizi magisteriali lasciando il campo a un Papa giovane, scelto con l’autorità dell’uscente oltre che con il realismo strategico della chiesa e con l’assistenza dello spirito, secondo tradizione. Altri ci hanno fatto osservare che una barca nella tempesta il comandante non la abbandona.

29 MAG 2012
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