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La Cia capì quello che le dicevo

Quando lavoravo per l’Agenzia d’informazione del governo americano chiamata Cia (vedi mio curriculum nel foglio.it) faticavo a spiegare, era il 1985, che il Bettino Craxi amico degli arabi, spregiudicato e solitario leader inviso a democristiani e comunisti che doveva contrastare una grande coalizione assai ben finanziata con acconce contromisure, era anche il pilastro italiano di una politica occidentale nella Guerra fredda. Leggi Il mezzo amerikano di Montenero

30 AGO 2012

Pomicino: trattativa ci fu. Elefante: venite presto fuori dal manicomio

Al direttore - Sembra di essere tornati ai tempi dei guelfi e ghibellini. Un’indagine della procura di Palermo  ha innescato uno scontro furibondo tra una stragrande maggioranza guelfa e una minoranza ghibellina. di Paolo Cirino Pomicino Quousque tandem, Pomicine? Se per trattativa si intende scambio di guerra e in guerra, strategia per vincere la battaglia contro la criminalità organizzata, lo stato non ha fatto altro che trattare, e i trattativisti sono ministri, premier e legislatori di tutti i partiti responsabili. Leggi Sulla trattativa di Ingroia e Lumia con la mafia di Claudio Cerasa - Leggi Nuova trattativa Stato-mafia - Leggi Romanzo di una trattiva di Paolo Cirino Pomicino - Leggi Ingroia, la trattativa, la cultura del sospetto e quell’inchiesta senza futuro di Giuseppe Sottile - Leggi La trattativa copia e incolla - Leggi Gli ulema di Palermo di Guido Vitiello - Leggi Il Guatemala di Ingroia di Maurizio Stefanini

29 AGO 2012

Scam Man, critica musicale

Gli argomenti sono i soliti, perché un presidente sconta le promesse fatte da candidato, chiunque egli sia e comunque abbia lavorato per la nazione, e Obama non fa eccezione con tutte le sue mirabolanti narrazioni da sogno. Ma il setting da modesto cantuccio per le chiacchiere serali in ranch anonimo, la trovata geniale, l’ironia parodistica, il motivetto immortale, la simpatia naturale del country singer Dan Roberts, cappello stetson a tesa larga da cow boy e divertimento personale paragonabile con un noto rap italiano sul governo Monti . Leggi A Tampa Romney divide lo schermo tra uragano e fronda autolesionista di Mattia Ferraresi

27 AGO 2012

L'articolo di Giuliano Ferrara apparso sul numero di ieri del Giornale

Ingroia e i guappi dell'antimafia-show

Che tipi che sono, che guappi di cartone. Bisognerebbe lasciarli al loro destino di altezzosa ipocrisia, ha ragione Alessandro Sallusti. Ma non si può. Lavorano sodo al peggio, e da tanti anni. Inquinano senza remore una democrazia impazzita. Rieducano menti e sentimenti dei ragazzi a una specie di Rivoluzione culturale di cui il web è tra i principali campi di correzione. Poi nascondono la mano, si rifugiano dalla mammina, e prolungano il grande inganno. Leggi I diti intrecciati di Zagrebelsky di Giuliano Ferrara - Leggi Che pena, ragionier Zagrebelsky di Giuliano Ferrara - Leggi Caro Mauro, con chi stai? di Giuliano Ferrara - Leggi La domanda a cui Ezio Mauro deve rispondere - Leggi A domanda risponde. Bravo di Giuliano Ferrara

27 AGO 2012

Istruzioni per ingannare il popolo sul Cav. e su Bersani

Come si fa a deformare le notizie? A ingannare l’opinione pubblica? Guardate il caso del governo Monti alle prese con i due pilastri della sua strana maggioranza. A leggere il mainstream dei giornali sembra che il nemico alle porte sia sempre lui, il Cav., pronto ad azzannarlo, a scatenargli contro la procellosa cultura antieuro, il populismo democratico che ha in odio gli ottimati e i tecnici. Bersani? No, lui e il suo coacervo di coalizzati probabili, anzi improbabili, possibili, forse sì forse no, esprime un leale sostegno, e dapprincipio, al preside.

26 AGO 2012

Pio IX inventò Twitter

Mi piace Pio IX. E’ l’inventore di Twitter. Sul finire del 1864 incaricò un barnabita simpatico e di mondo, Luigi Maria Bilio, di mettere insieme 82 proposizioni, ciascuna più o meno di 140 caratteri, per farne un elenco enciclopedico degli errori del secolo. Nacque il Sillabo. Una ricapitolazione, un prendere insieme cose diverse, e ’fanculo le eresie, che poi per la chiesa sono le cazzate, il mainstream, il politicamente e ideologicamente corretto.

26 AGO 2012

A domanda risponde. Bravo

Intanto lo stile. La risposta è arrivata subito. Ezio Mauro, direttore di Repubblica, è stato veloce, diretto, dignitoso e tranquillo. Non si è nascosto dietro un dito, non ha fatto il furbo, non è stato ipocrita. Il suo giornale è da sempre politicamente blindato. E’ la filosofia di tutto il gruppo Espresso, un giornale-partito (lo dico senza considerarlo affatto un insulto) o se volete un giornale-tribuna. Nulla sfugge né in fatto di contenuti né in tecnica dell’impaginazione. Gli articoli che si pubblicano sono in linea o non sono. Leggi I diti intrecciati di Zagrebelsky di Giuliano Ferrara - Leggi Caro Mauro, con chi stai? di Giuliano Ferrara - Leggi La domanda a cui Ezio Mauro deve rispondere

25 AGO 2012

I diti intrecciati di Zagrebelsky

Che disastro, la replica di Gustavo Zagrebelsky a Eugenio Scalfari. Quanta deferenza formale, da piccolissimo e ipocrita funzionario di un impero editoriale, un minimandarino che ha imparato la lezione immortale di Fracchia. Ezio Mauro ha fatto malissimo a suggerire all’amico Gustavo la penosa autodifesa, pena la sua sconfessione obbligata e definitiva. Capra e cavoli sì, magari li salviamo, ma il prezzo è il passaggio da Alessandro Galante Garrone e Norberto Bobbio a Paolo Villaggio. Seguirà, come dicono, una dichiarazione di voto di Gustavo per il Pd, splash a mano tesa, e senza misericordia.

24 AGO 2012

Le ricette sono tante, ma la missione è una

Si dice nel mondo politico, sottotraccia, che sì, vabbè, la grande coalizione può essere un’evenienza, ma va esclusa per principio in campagna elettorale, sennò che figura ci fanno partiti e futuribili coalizioni di centrodestra e di centrosinistra? Come si mobilitano gli elettori? Come si marginalizza il fenomeno dell’antisistema, il solito ricorrente sberleffo degli italiani che votano a dispetto? Riflettiamo un istante.

23 AGO 2012

Che pena, ragionier Zagrebelsky

Che disastro, la replica di Gustavo Zagrebelsky a Eugenio Scalfari . Quanta deferenza formale, da piccolissimo e ipocrita funzionario di un impero editoriale, un minimandarino che ha imparato la lezione immortale di Fracchia. Ezio Mauro ha fatto malissimo a suggerire all’amico Gustavo la penosa autodifesa, pena la sua sconfessione obbligata e definitiva. Leggi Caro Mauro, con chi stai? di Giuliano Ferrara - Leggi La domanda a cui Ezio Mauro deve rispondere

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