• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Papa Leone XIV
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • EuPorn
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 171
  • 172
  • 173
  • ...
  • 210

Volo fantasma

Ieri la compagnia inglese di telecomunicazioni satellitari Inmarsat ha confermato di avere registrato alcuni segnali elettronici regolari inviati dal volo MH370, scomparso ormai una settimana fa con 239 passeggeri a bordo un’ora dopo il decollo dall’aeroporto malese di Kuala Lumpur. I ping inviati dal jumbo sarebbero arrivati ai satelliti anche dopo la sua sparizione dagli schermi radar, provando così che l’aereo ha proseguito il suo volo per ore dopo lo spegnimento dei transponder di bordo – i dispositivi che ne segnalano la posizione.

14 MAR 2014

Indagine sull’MH370

Ieri il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo interessante sulla sparizione del volo Malaysia Airlines 370 e dei suoi 238 passeggeri, avvenuta ormai sei giorni fa. Secondo uomini che stanno facendo indagini per conto del governo americano, l’aereo ha continuato a volare per circa quattro ore dopo l’ultima posizione conosciuta. Gli investigatori ritengono che  il volo sia durato in tutto cinque ore, basandosi sui dati che i motori del Boeing inviavano automaticamente a terra come parte di un programma di manutenzione e controllo. In sintesi: l’aereo non era più visibile sui radar e non ha più parlato con le torri di controllo, ma i motori hanno continuato a inviare dati, escludendo la possibilità di un inabissamento improvviso. ( Guarda la gallery ).

14 MAR 2014

L’inizio di una guerra

A Washington il Senato accusa la Cia: ci state spiando (e Obama sapeva)

La commissione del Senato americano che sorveglia che cosa fanno i servizi segreti sta completando un rapporto molto controverso su un programma di detenzione e interrogatori della Cia contro membri di al Qaida cominciato dopo l’11 settembre. Da ieri la presidentessa di quella commissione, la senatrice democratica Dianne Feinstein, accusa la Cia di essere entrata nei computer del Senato per controllare che tipo di materiale fosse finito dentro l’indagine. Feinstein ha detto in Senato che la Cia ha violato la legge federale e anche la Costituzione, che stabilisce il diritto della commissione del Senato a controllare che cosa fa l’intelligence.

11 MAR 2014

Speciale online flash 19:10

In Libia è stallo armato per il controllo del petrolio

In Libia c’è uno stallo armato tra il governo, che è molto debole e riesce a imporre la sua volontà soltanto su alcune parti del paese, e un gruppo ribelle non-islamista che rivendica il controllo di tre porti petroliferi nella Cirenaica, la parte est del paese. Il gruppo ribelle sostiene di avere l’autorità per vendere il greggio locale per conto proprio e di non voler cedere i profitti al governo centrale di Tripoli, a costo di combattere con la sua milizia di ventimila uomini.  Il governo risponde che è pronto a bombardare le petroliere straniere che provassero ad avvicinarsi per caricare il petrolio “illegale” della Cirenaica.

10 MAR 2014

Così è tramontato il potere di Bandar, il re delle spie saudite

L’Arabia Saudita ha deciso un cambio di strategia nella battaglia per influenzare il risultato della guerra civile in Siria – che da tempo fa parte, come si sa, della più generale guerra fredda in corso tra i regni arabi del Golfo e l’Iran. Questo cambiamento può essere riassunto così: per la Siria non si può fare come si faceva negli anni Ottanta, , quando il regno lasciava che i suoi giovani partissero per andare a combattere il jihad contro i sovietici in Afghanistan, perché oggi il rischio che i volontari che sopravvivono alla guerra in Siria tornino a casa e facciano partire un jihad interno contro il re e contro i principi, visti come corrotti e compromessi con l’occidente, è troppo elevato.

07 MAR 2014

Negoziati disperati

La situazione di quasi guerra in Crimea tra Ucraina e Russia e i negoziati in corso con un gruppo ampio di interlocutori – i principali sono Stati Uniti e Germania – potrebbero avere conseguenze disastrose anche in altre aree. La Russia è un mediatore indispensabile nell’accordo a tre raggiunto a settembre 2013 tra la Siria del presidente Bashar el Assad e l’Amministrazione Obama. L’accordo è già pericolante, perché Assad ha lasciato passare le scadenze e non ha consegnato più del 20 per cento dell’arsenale che va distrutto – secondo l’Opcw, l’organizzazione internazionale che sorveglia tutto il processo. Leggi anche Cerasa Separarsi un po’. Dove punta l’asse Merkel-Renzi nella crisi ucraina

03 MAR 2014

Renzi va a Tunisi perché è un viaggio rodato dalla Bersani Tour

“Io e il ministro Mogherini ci recheremo a Tunisi, sarà quello il nostro primo viaggio istituzionale”, ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi subito dopo avere ottenuto il voto di fiducia. La scelta è stata fatta per tenere il Mediterraneo al centro e “ci sarà tempo per andare a Bruxelles”, ha aggiunto. Perché proprio la Tunisia? La trasferta di martedì prossimo fa parte di un pacchetto mediterraneo già ben sperimentato l’anno scorso dalla macchina organizzativa del Pd.

28 FEB 2014

Dopo la strage a Maidan

Kiev appesa a un patto, e in piazza non ci sono soltanto “fascisti e gay”

Ieri i leader dell’opposizione hanno firmato un accordo con il presidente dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, per provare a disinnescare una crisi nazionale che dura da novembre e che mercoledì e giovedì ha fatto settanta morti in piazza dell’Indipendenza. Le trattative sono durate molte ore e sono state mediate dai ministri degli Esteri di Germania, Francia e Polonia (particolarmente schierata quest’ultima, anche più degli altri paesi Ue, al fianco dei manifestanti anti governo).

21 FEB 2014

La lezione dai Balcani per l’Ucraina

Nella notte di due giorni fa il presidente dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, ha lavorato con i leader delle proteste che da mesi vanno avanti nelle strade per dichiarare una tregua. Sperava che potesse portare a negoziati, ma è finita ancora prima di cominciare. Durante la mattinata di ieri gli scontri sono ripartiti, i manifestanti di piazza dell’Indipendenza hanno catturato 67 poliziotti (fonte ministero dell’Interno), la polizia ha sparato con l’autorizzazione del ministero dell’Interno – “ci sono dei poliziotti sequestrati, l’uso delle armi da fuoco ora è permesso” – (ma erano già state usate anche a gennaio), il giorno del tentativo più profondo di riconciliazione è diventato il capitolo di guerra civile in Europa più grave dai tempi dei Balcani. Carretta L’Ue s’accorda sulle sanzioni, a Kiev il team franco-tedesco-polacco ottiene le elezioni anticipate

20 FEB 2014

L’incontro segreto

Kerry vede Petraeus per decidere cosa fare in Siria contro Assad

Il segretario di stato americano, John Kerry, di recente ha avuto un incontro riservato con l’ex generale e direttore della Cia David Petraeus, per parlare di come l’Amministrazione Obama può uscire dallo stallo dei negoziati in Siria. La fonte è un funzionario vicino a Petraeus, che ha parlato con il Wall Street Journal.

19 FEB 2014
  • 1
  • ...
  • 171
  • 172
  • 173
  • ...
  • 210
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio