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Amici a noleggio

Il decoratore d’interni, il maestro di yoga, il medico omeopatico, la nanny dei ragazzini. C’è un momento, molto pericoloso, in cui la signora di successo, l’uomo ricco, la coppia famosa, raccontano con entusiasmo di quanto il parrucchiere sia diventato, negli ultimi tempi, il loro migliore amico. E come li sa capire la tata sudamericana, nessuno mai. L’idillio dura per un po’, l’entourage del ricco signore si anima di un nuovo assistente che brilla di luce e viene chiamato: amico mio.

13 NOV 2013

Padri comici e spaventati

Sono le sette e trenta del mattino, la colazione è pronta, la quindicenne arriva in cucina, lasciando dietro di sé, in corridoio, sul pavimento, la scia dei vestiti che ha provato ma non l’hanno convinta. Come i sassolini di Pollicino, la scia di cotone, felpa, acrilico e jeans arriva fino all’armadio della camera da letto, poi fa una curva ed entra in bagno, dove giacciono quattro scarpe, cinque calze e due asciugamani molto bagnati. La madre non ci fa caso, non ci si può rovinare la giornata già a quest’ora del mattino, pensa: magari poi raccoglie tutto, amore della mamma. Camilla, dài, devi chattare anche a quest’ora?

11 NOV 2013

Cosce d’aria

La prima reazione, dopo avere letto della fissazione femminile per il “gap” fra le cosce, è d’incredulità. Davvero hanno teorizzato la necessità di avere uno spazio a forma di diamante nella parte superiore delle cosce, appena sotto il pube? La seconda reazione è alzarsi dalla sedia, piene di indignazione, e andare a cercare uno specchio per controllare l’esistenza o l’inesistenza di questo divario, per l’assenza del quale una modella famosa, Robyn Lawley, è stata paragonata a un maiale e considerata, definitivamente, troppo grassa.

06 NOV 2013

Non svegliarmi

Adesso però dormi, domani c’è la scuola. E spegni quel telefono, non vedi che ore sono? A mezzanotte gli schermi grandi e quelli piccoli mandano luci blu, c’è ancora tanto da dirsi via chat, ci sono le foto da controllare, un’altra domanda su Ask, e domattina alla prima ora spiega Storia, quindi dormo. Gli adolescenti non hanno mai sonno (spesso nemmeno i neonati, che però non hanno la sveglia alle sette), c’è troppo da vivere, da scriversi: dormono sempre meno.

05 NOV 2013

Big Mother

La prima regola, nello spionaggio verso i propri figli, è non farsi beccare. Resistere alla tentazione di dire: lo so che fumi, ho trovato l’accendino frugando nella tua borsa; lo so che bevi, c’era un tappo di Peroni attaccato con lo scotch a pagina ventotto del tuo diario segreto, quello con il lucchetto che ho forzato. Se si vuole sapere, bisogna fingere di non sapere. Simulare anche scarsa dimestichezza con la tecnologia, in modo da non far sospettare loro che si sta usando un Iphone Spy Stick: quando i figli dormono ignari, con il telefono abbandonato acceso sul pavimento, i genitori lo rubano e lo collegano al computer con una chiavetta spiona, che scarica la cronologia dei siti web.

03 NOV 2013

Vèstiti, ma da uomo

E’ uno dei principali motivi per cui le storie d’amore estive si scontrano contro la brutalità dell’autunno e vanno in pezzi. Ci si innamora sopra un’isola, magari, in un villaggio di pescatori, in luoghi dove al massimo ci si infila una maglietta, la sera, e ci si promette di rivedersi prestissimo, per cominciare il resto della vita insieme. Passano i giorni, finisce l’estate e lo si aspetta in aeroporto, col cuore che scoppia, oppure alla stazione del treno, o in casa camminando avanti e indietro e correndo davanti allo specchio ogni minuto.

29 OTT 2013

Confessioni pericolose

Quando Séverine tornò a casa, quella sera, avrebbe voluto bruciare i suoi vestiti e la biancheria, come dopo un delitto. Temeva che suo marito leggesse nella stoffa della gonna quello che lei aveva appena fatto. Si spogliò, si lavò furiosamente, si strofinò la faccia fino a sentire dolore, si mise in accappatoio. Pierre tornò a casa, la baciò come sempre e mentre la baciava Séverine fu gelata di nuovo dal terrore: “I capelli, me ne sono dimenticata”. Era sicura che lui avrebbe capito, che avrebbe sentito dai capelli in che posto terribile era stata, quanto era caduta in basso, e quanto l’aveva tradito.

28 OTT 2013

Baby stress

Il bambino esce dalla scuola elementare alle sedici e trenta, dopo il corso di teatro. La baby sitter automunita, che ha ricevuto precise disposizioni per parlargli solo in inglese, lo preleva e lo porta a nuoto, gli asciuga i capelli e, sempre in inglese, lo riporta a casa in tempo per la cena con la sorella, che è appena tornata dal corso di scherma, accompagnata dalla colf ucraina, e quindi ha bisogno di fare un po’ di conversazione con la baby sitter madrelingua: è meglio fissare un giorno preciso per l’inglese, non trova signora? Vediamo, quando è libera la bambina?

20 OTT 2013

Gratitude

Quando Lorenzo Cherubini era un bambino, a Roma, negli anni Settanta, suo padre portava a casa la Settimana Enigmistica. A Lorenzo piaceva il gioco dei puntini: unisci i puntini dall’uno al sessantasette, che cosa apparirà? Lui vedeva comparire un razzo stratosferico puntato verso gli anni Ottanta, e negli anni Ottanta ha cominciato a lavorare la notte come dj e a cambiare l’ordine dei puntini, per fare uscire fuori qualcosa di diverso. La madre lo chiamava “fischino”, perché quando tornava a casa saliva le scale fischiando: “Lei pensava che lo facessi perché ero allegro, ma io lo facevo prima di tutto perché fosse allegra lei, nel sentirmi”.

18 OTT 2013

La Sorellanza

Quando la signora Phoebe Ephron era in ospedale e stava per morire, raccomandò alla figlia Nora, giornalista, scrittrice, regista, sceneggiatrice e infine monumento nazionale americano: “Stai prendendo appunti?”, e disse invece all’altra figlia, Delia, la seconda delle quattro figlie: “Ho sempre odiato l’uncinetto”. Per sottolineare una differenza, o forse per offrire un’altra storia da raccontare su una famiglia in cui “essere chiamati noiosi era come essere chiamati assassini con l’ascia” (i genitori furono una coppia di sceneggiatori importanti, e la madre era orgogliosa di non avere tempo di andare alle riunioni scolastiche: “Io ho una carriera”, diceva).

17 OTT 2013
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