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Tirare una barca su per una montagna. Meglio, una flottilla

Andrea Marcenaro

Ogni uomo, Fitzcarraldo ce l’ha insegnato, dovrebbe tirare una barca su per una montagna almeno una volta nella vita. Figurarsi il bene che ne verrebbe, volendo arrivare in Israele dall’Europa, tirando quella stessa barca, ma meglio ancora, tutt’intera una flottilla, in cima ai Pirenei, e da lassù, con le montagne russe, scavalcare le Alpi, poi sui Carpazi alti, indi più giù su quelli bassi, e dopo ancora, sopra e sotto agli Urali e fino in punta ai Balcani, salvo poi scendere, mi raccomando, nel silenzio più assoluto se no il nemico sente, verso i monti della Giudea.

Finché, sempre tenendo la destra, concludere posteggiando sulle montagnole intorno a Gerusalemme, e giù verso Gaza. Cogliendo in tal modo alle spalle quei coglioni della Marina militare israeliana, schierata tutta di là, i cui uomini fissano sempre il mare come i torinesi rimbecilliti fissano quello della Riviera sbagliata.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.