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Andrea's Version

Non lasciate che Gergiev diriga a Caserta

Andrea Marcenaro

Lo ha chiesto soprattutto la vedova di Alexei Navalny, il dissidente di Putin macellato in una colonia penale dell'Artico. O magari intende accomodarsi in sala anche Luciano Violante? 

Il maestro Gergiev è complice dei peggiori crimini di Putin, non fatelo dirigere a Caserta. A tagliare la testa al toro conta il fatto che si tratti di una causa perorata dalla vedova di Alexei Navalny, il dissidente macellato in una colonia penale dell’Artico dal dittatore russo che usa l’arte raffinata del musicofilo per la propria propaganda omicida. Che pena di dibattito, tra l’altro.

A meno che. A meno che, nella vasta platea di Caserta, non intenda accomodarsi anche Luciano Violante, il nostro piccolo Wyszynsky troppo frettolosamente revisionato. In quel caso lo spettacolo, già orrendo di per sé (ascolti la musica, ti arriva nelle orecchie il suono dei violini che coprivano le urla preagoniche del Navalny sotto tortura), verrebbe sovracaricato dalla zavorra dell’omertà sopra un omicidio, testé incarnata, per sua diretta ammissione, dall’omertosante in persona. Così inducendo la disgustosa esibizione di Caserta a diventare, in automatico: “Non ostensibile”.

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.