Giuseppe Conte in una foto scattata all'università di Firenze in occasione della sua lectio magistralis (Ansa)  

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Conte chi?

Andrea Marcenaro

Ieri a Firenze l'ex premier ha tenuto la sua lezione, di grande spessore, e ascoltata, così come si doveva, nel più assoluto rispetto. E non poteva andare diversamente considerando che non gliene fregava una beata mazza a nessuno

 

Ha parlato della salute e della salvaguardia dell’economia, dell’Europa, della Cina con riguardo alla pandemia e al suo ruolo globale, ha parlato dei rapporti tra le nazioni europee e della cessione di sovranità nazionale dentro una visione di Europa salda, ma non fideistica; ha denunciato la falsa alternativa tra lotta per la salute e battaglia per il lavoro, alcuni ritardi del suo governo dimensionati comunque in un ruolo di apripista, ha specificato la normativa cui si è dovuto attenere, i decreti che sarebbe stato impossibile non varare, ha esaltato la superiorità della politica, ma lodando i diritti delle autonomie, mai da prevaricare con l’invadenza dello Stato centrale. È stata insomma, quella del professor Giuseppe Conte ieri a Firenze, una lezione magistrale di grande spessore e ascoltata, così come si doveva, nel più assoluto rispetto, considerando altresì che non gliene fregava una beata mazza a nessuno.

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.