Matteo Salvini in Piazza Duomo a Milano durante un comizio (foto LaPresse)

Guardie e ladri

Andrea Marcenaro

Facebook ha censurato la mamma di due bambini neri adottati che aveva scritto a Salvini. Lui ha preso carta e penna e ha invitato tutti a giocare nel parco

Per una volta è finita come sempre dovrebbe. La signora con i due bambini neri adottati ha protestato per iscritto con l’onorevole Salvini perché le volgarità e le pesantezze della propaganda leghista stavano turbando i suoi figli. I giornali hanno dato il giusto risalto alla protesta della madre e alla stupida censura esercitata da Facebook.

 

Dall’onorevole Salvini, nessuna villanìa. Ha preso carta e penna rispondendo alla signora di come sentisse lontana da sé qualsivoglia intenzione di colpire i bambini di colore: ma che equivoco, signora, ma cos’è andata a pensare, piuttosto i clandestini mascalzoni. Non contento di ciò, il capo della Lega ha ulteriormente marcato la propria civiltà invitando la mamma a prendere insieme un caffè nel bar del parco. Anzi, avrebbe volentieri portato i propri bambini, il segretario, per farli giust’appunto giocare con i bimbetti colorati di lei. A guardie e ladri, tanto per dire: “I miei le guardie, e i suoi?”.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.