Nel sangue degli italiani

Andrea Marcenaro

Maurizio Molinari, la Stampa e "la sottospecie dell'Homo Sapiens", che modo brutalmente aggressivo di condurre una polemica

Come prima cosa, giù il cappello davanti a Maurizio Molinari, direttore della Stampa, circonciso honoris causa. Non credo come noi, essendo ciò possibile tecnicamente ma impossibile sentimentalmente, e che però è più bravo, più colto e infinitamente più utile di noi adepti. Come seconda cosa, complimenti per il servizio uscito ieri sul suo giornale a proposito delle straordinarie minchiate sulla “difesa della razza italiana”, pronunciate dal candidato leghista più civile, più evoluto e più presentabile che lo statista candidatissimo, il noto Salvini, abbia saputo scovare in Lombardia. Complimenti, là dove in particolare si spiega: “Nel sangue degli italiani scorrono geni provenienti dall’Anatolia, dal Corno d’Africa, dalla penisola scandinava, dalle steppe russe, dal Nord Africa, dal Medio Oriente e dall’India”. E detto tra noi, perfino da Savona. Tié. Ma al terzo punto, purtroppo una rampogna. Avendo letto: “Tra le Alpi e la Toscana (Torino e Pisa, ndr) sopravvivono addirittura porzioni del Dna dell’Uomo Cro Magnon, una sottospecie dell’Homo Sapiens”, beh, ci è sembrato questo, il suddetto riferimento alla sottospecie del Sapiens, un modo brutalmente aggressivo di condurre la polemica. Tanto con la signora Bonsanti che col professor Zagrebelskj.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.