Foto LaPresse

Il jihad contro i gatti e lo spirito dell'occidente

Andrea Marcenaro
In un famoso forum dell’Isis, ottobre 2015, si discusse in maniera appassionata sull’ineluttabilità della distruzione di Israele e degli ebrei, “da eliminare uno ad uno in ogni modo possibile”...

    In un famoso forum dell’Isis, ottobre 2015, si discusse in maniera appassionata sull’ineluttabilità della distruzione di Israele e degli ebrei, “da eliminare uno ad uno in ogni modo possibile”. Vi tennero banco i coltelli, con cui i militanti islamici, e meglio ancora se palestinesi, stavano ferendo ed uccidendo civili israeliani. Vennero glorificati, quei coltelli, e paragonati alla tempra della lama con cui Jihadi Joe decapitava gli ostaggi arancioni.  E si tenne, quel forum, sette mesi dopo il Bataclan, allorché sui social media fece la sua comparsa l’hastag #jesuiscouteau, io sono un coltello, a celebrare il giovane che, in piena Tel Aviv, aveva accoltellato tredici persone su un autobus. Bene. E’ di ieri la notizia che a Mosul, sua estrema roccaforte, al-Baghdadi abbia emesso una fatwa per la quale ammazzare, lame alla mano, tutti i gatti della città. Avete capito bene, tutti i gatti: in quanto, povere bestie, “contrarie alla visione, all’ideologia e alle credenze dello jihad”. Decisione oscena. E orrenda. E grottesca. E scandalosa. E prontamente denunciata, infatti, dalle prime pagine dell’informazione planetaria. Ma il momento della lotta alfine è giunto. Passi per gli ebrei. Nessuno si illuda, però, che l’Occidente possa sopportare una strage di gatti.

     

     

    P.S. Se la notizia – che io mi ostino a ritenere vera in quanto ribadita da Repubblica, Corriere della Sera e il Fatto – non fosse stata clamorosamente smentita da Annalena Benini, Washington Post, New York Times, La Verità di Maurizio Belpietro, Times, i tweet di Daniele Raineri e quant’altro, avrebbe rappresentato e rappresenta comunque la morale profonda dell’occidente.

    • Andrea Marcenaro
    • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.