Carlo Smuraglia (foto LaPresse)

Compagno Smuraglia

Andrea Marcenaro
Sempre figure da stracci, sempre una spanna sotto, sempre lì, ogni volta, a invidiare l’audacia degli altri.

Sempre figure da stracci, sempre una spanna sotto, sempre lì, ogni volta, a invidiare l’audacia degli altri. Che quel capitalista là, almeno, tiene il Senato eletto dal popolo, compagno Smuraglia. Ma tu, col tuo sutta a chi tucca, e l’Anpi, e scarpe rotte eppur bisogna andar, e una mattina mi son svegliato, e i padri fondatori, e noi faremo come la Russia, che ormai sicura è già la dura sorte del fascista vile traditor, e lottiam l’ideale, nostro al fine sarà: non è che noi si pretendesse addirittura lo scalpo di un Trump nel modo barbaro degli imperialisti yankee in diretta tivù, compagno Smuraglia, epperò, cazzo, nemmeno una spettinatina a quel Badoglio di Rignano?

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.