Il Manifesto di Mimmo Rotella, gli Igloos di Mario Merz

Luca Fiore

Due mostre da non perdere nel weekend

La mostra su Mimmo Rotella alla Galleria Nazionale – per i dettagli, vedere in seconda pagina – sta tutta nel grande salone centrale. I manifesti pubblicitari staccati nottetempo e riproposti come ready-made sulle pareti delle gallerie, qui vengono esposti ad accumulo, in una immensa quadreria che più che una mostra ha il gusto dell’installazione. C’è un’anima vandalica nell’ispirazione di Rotella, in cui lo strappo appare come una grande metafora. Sono opere che andrebbero guardate avendo nella coda dell’occhio i tagli di Fontana e i sacchi di Burri. Forse non riescono a toccare gli stessi abissi metafisici, ma sembrano andare nella stessa direzione.

Roma, La Galleria Nazionale. “Mimmo Rotella Manifesto”. Fino al 10 febbraio

info: lagallerianazionale.com

 

 

 


 

Gli igloo di Mario Merz sono, in grande, quelli che gli inuit usavano per ripararsi dal freddo. Ma sono anche, in piccolo, la grande cupola pensata da Brunelleschi per chiudere il transetto del Duomo di Firenze. C’è allo stesso tempo il richiamo a qualcosa che ha a che fare con la sopravvivenza fisica e a qualcosa che tocca la dimensione simbolica. E’ forse da questo incrocio che attingono la loro forza queste strutture così semplici e misteriose. Provate a guardare il villaggio dell’hangar (trentuno opere monumentali) con questa chiave. Vi servirà non tanto per risolvere l’enigma, ma vederne la profondità.

Milano, Hangar Bicocca. “Mario Merz. Igloos”. Fino al 24 febbraio

info: hangarbicocca.org

 

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