Kevin Kelly, il cofondatore di Wired, spiega perchè è meglio se lasciamo i processi produttivi ai robot

La scienza, l'innovazione, l'arte, le relazioni sono tutti meravigliosi esempi di scarsa produttività. E' questo ciò che fa per noi umani.

Redazione

Kevin Kelly, cofondatore ed ex direttore di Wired magazine, ed editor di Whole Earth Review, è noto soprattutto grazie al suo libro del 1994 "Out of Control: The New Biology of Machines, Social Systems, and the Economic World", uno dei testi che gli attori della celebre saga Matrix furono obbligati a leggere per entrare nella logica del film. Kelly spiega a London Real che secondo lui  “Gli esseri umani sono inefficienti, per questo i lavori che richiedono una grande produttività dovrebbero essere affidati ai robot". Ma l'inefficienza, per Kelly, è anche la nostra forza. La scienza, l'innovazione, l'arte, i rapporti umani sono tutti meravigliosi esempi di scarsa produttività, così lenti come sono e così densi di processi di elaborazione - fatti di errori e successive correzioni. Le possibilità infinite di esplorazione, dovute proprio dall'inefficienza intrinseca alla nostra conformazione di esseri umani, sono ciò in cui primeggiamo. Sono quei processi che creano originalità. Sono, in definitiva, ciò a cui dovremmo dedicarci, lasciando la produzione alle macchine.

 

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