Prima giornata del Papa in Cile: detenute, cattedrale e Bachelet

Francesco chiede scusa per preti pedofili, scontri nel paese

    Santiago, (askanews) - L'incontro con la presidente uscente Michelle Bachelet, il mea-culpa per i casi di pedofilia commessi dai sacerdoti, il bagno di folla per la messa nella spianata di O'Higgins, l'abbraccio ad alcune detenute rinchiuse nel carcere di Santiago, e la visita nella cattedrale della capitale. Si è snodata lungo questi appuntamenti la prima giornata del viaggio di Papa Francesco in Cile, il sesto di Bergoglio in America Latina, il ventiduesimo viaggio internazionale di Francesco. Non sono mancati scontri e proteste per la visita del Pontefice argentino.

    "Non posso fare a meno di esprimere il dolore e la vergogna che sento davanti al danno irreparabile causato a bambini da parte di ministri della Chiesa", ha sottolineato il Papa che successivamente ha incontrato in forma privata un piccolo gruppo di vittime di abusi sessuali da parte di preti. "Francesco li

    ha ascoltati, ha pregato e pianto con loro", ha riferito il portavoce vaticano, Greg Burke.

    Bergoglio ha poi celebrato messa davanti a 400mila fedeli riuniti al Parco O'Higgins.

    "Felici quelli che sono capaci di sporcarsi le mani e lavorare perché altri vivano in pace - ha detto -. Felici quelli che si sforzano di non seminare divisione".

    La giornata è proseguita con la visita all'istituto penitenziario femminile di Santiagio, dopo il Papa ha voluto salutare decine e decine di donne cilene. Infine la visita alla cattedrale della capitale, dove Francesco ha incontrato i sacerdoti, i religiosi e i seminaristi.

    A cura di Askanews