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UNA FOGLIATA DI LIBRI

Nuovi modi per non vedere la realtà. Lettera da un cielo di piombo

Marina Corradi

Un video diffuso da una Brigata Aeromobile ucraina mostra un drone russo uccidere due civili disarmati. In un altro video apparentemente ripreso sulla stessa strada viene uccisa una donna, ma le responsabilità vengono invertite: a uccidere i civili sarebbero stati droni ucraini

La Procura di Kharkiv ha aperto un’indagine preliminare per crimini di guerra dopo la diffusione da parte della Settantasettesima Brigata Aeromobile ucraina di un video che mostra un drone FPV russo uccidere due civili disarmati e il loro cane nei pressi del villaggio di Kruhliakivka, il 3 novembre.
È una notizia di agenzia pubblicata il 6 novembre sul sito del Giornale. La scena è ripresa dall’alto, da un drone. In una desolata sterrata di campagna un uomo carico di borse regge una bandiera bianca sbrindellata e cammina, insieme a un cagnolino bianco. Un piccolo drone gli ronza attorno per qualche secondo come una mosca: poi, fa fuoco. L’uomo sembra morto sul colpo. Il cane, colpito di striscio, agonizza nelle convulsioni, prima di restare immobile. Dietro, a pochi passi, sta arrivando un vecchio che si regge su un bastone. Si ferma attonito davanti al cadavere (Era un amico il morto? Era un figlio?) e si fa il segno della croce. Appena in tempo: un piccolo drone fa fuoco.

 

Nelle stesse ore girava sul web un altro video, apparentemente ripreso sulla medesima strada. Una donna con un fazzoletto in testa, sola. Sembrava voler uscire da una zona assediata, forse a cercare cibo. Sotto a un cielo di piombo ecco un piccolo drone che volteggia attorno alla donna, come un calabrone sulla preda. Sembra esitare. La donna si fa il segno della croce. Il drone va, ritorna, lei ancora si segna. Poi, l’esplosione. 


Quest’ultimo video, pubblicato su Nova News, invertiva le responsabilità: a uccidere i civili sarebbero stati droni ucraini. Cioè, gli ucraini sparavano sui loro, che cercavano di uscire dall’assedio. Strano. “Fake, fake”, taglia corto un collega cui ho chiesto di guardare i video. “Magari fatti con l’AI”, aggiunge. Certo questa AI è davvero brava. Le convulsioni del cane morente sono perfette. Ogni particolare è orribilmente perfetto. Come il ronzio meccanico dell’assassino. Quando quello che guardiamo è insostenibile ora ci diciamo: “Roba di AI”.  Un modo per non vedere la realtà, lo si trova sempre.

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