una fogliata di libri
La realidad
La recensione del libro di Neige Sinno, Neri Pozza, 218 pp., 18 euro
All’inizio c’è il progetto, assurdo e un po’ naïf di portare dei libri al subcomandante Marcos, il leader dell’Esercito di liberazione zapatista nel Chiapas, remota regione sudorientale del Messico. Siamo nei primi anni Duemila, Netcha e Maga hanno da poco passato i vent’anni quando partono dal campus dell’Università del Michigan dove si sono formate per raggiungere uno degli ultimi simboli della sinistra rivoluzionaria mondiale. Netcha, alter ego della scrittrice, è in realtà originaria proprio del Messico, ma lì non ha mai messo piede, prima di arrivare negli Stati Uniti è cresciuta in Francia, a pochi chilometri dal confine con l’Italia. Questo viaggio nato come “una storia di libri”, architettato da due sognatrici ancora con un piede in quell’indefinita terra di nessuno situata a metà strada tra l’adolescenza e la maturità, diventa rapidamente qualcosa d’altro. Oltre al piacere di camminare in mezzo alla natura selvaggia, di ascoltare il rumore dei propri passi, Netcha si rende conto della propria inadeguatezza di fronte alla realtà che le si para di fronte agli occhi. “Ustedes no entienden nada”, voi non capite niente, dice loro una certa Barbara, una delle prime persone incontrate lungo il cammino. E infatti il viaggio si interrompe bruscamente e per motivi più che futili, per aver perso il taxi per La Realidad, il piccolo centro dove pare si trovi in quel periodo Marcos.
Qualcosa però resta dentro Netcha, un bisogno di rimettersi in moto, sempre in Messico, stavolta però non per arrivare da qualche parte, ma per scoprire qualcosa di sé, come scriveva Machado in questi versi: “Andando si fa il cammino, / e nel rivolger lo sguardo / ecco il sentier che mai / si tornerà a rifare”. Accanto a lei sembrano camminare i fantasmi di altri inquieti girovaghi: l’Artaud in cerca del peyote in grado alleviare le proprie sofferenze, Massimiliano d’Asburgo, Lowry, Bolaño. Lentamente però anche questa patina letteraria, come precedentemente quella rivoluzionaria, inizia a sbriciolarsi e allora Netcha inizia a capire che il percorso da fare riguarda qualcosa di più profondo, attinente alla sua condizione di donna e di immigrata.
In questo libro d’esordio, uscito in Italia dopo Triste tigre, Neige Sinno riesce a emozionare laddove molti annoiano o irritano, raccontando un percorso di formazione nel quale si intrecciano tanti fili diversi, quelli della cronaca e quelli dell’immaginazione, come se si trattasse di confezionare “uno scialle da indossare nei mesi invernali”, per riscaldarci, prima che il freddo dello sradicamento e del nichilismo ci congeli consegnandoci all’impotenza.
La realidad
Neige Sinno
Neri Pozza, 218 pp., 18 euro
una fogliata di libri