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Una fogliata di libri
I libri fanno la felicità, ma i soldi di più
Dalle ricette orientali ai consigli motivazionali, dai saggi politici ai prontuari spirituali, la felicità è ovunque in libreria: promessa, analizzata e soprattutto venduta
I soldi non faranno la felicità, ma i libri, a quanto pare, sì. Da una rapida ricerca sui cataloghi online risulta che innumerevoli libri parlano di felicità o forniscono istruzioni per essere felici o raccontano la storia di qualcuno che è stato, è, sarà felice. Si va dallo studio psicologico dell’Università di Harvard al volume motivazionale che assicura ci meritiamo tutti la felicità, dal prontuario con cinquecento modi per vivere la gioia del momento al puro e semplice manuale della felicità, dal saggio del politico sulla felicità al potere al corso che insegna a diventare felici in cinquantasei giorni (un altro, più modesto, ne impiega settantasette), dall’esortazione pontificia a essere felici benché cattolici alla solfa orientale su come essere felici diventando buddisti, dalla guida per scoprire il potere di rinascere alle istruzioni su come usare la saggezza per creare felicità e pace, dal corposo trattato che divide la felicità in due tomi (crescita personale e autostima) al diario della felicità da compilare per cinque minuti al dì.
Se i libri contenessero ciò che è scritto in copertina, le librerie sarebbero ingombre di clienti che ruzzolano gongolanti. L’innegabile rilevanza editoriale della felicità credo sia nata con la Lettera sulla felicità di Epicuro, che Stampa Alternativa vendé a mille lire sotto questo titolo all’oscuro dell’autore, decomposto da ventitré secoli: non solo l’opuscoletto con greco a fronte spopolò al punto da avere un’edizione al mese all’inizio del 1992, ma determinò che negli anni successivi la parola “felicità” apparisse nel titolo scelto per la stessa opera da oltre venti editori grandi o piccoli, fra cui spicca l’Accademia dei farmacisti di Palermo. Non sorprende che invece, fra gli anni Cinquanta e Sessanta, il testo di Epicuro non avesse incontrato fortuna stampato dalla Società Editrice Internazionale col tradizionale titolo di Epistola a Meneceo, né che oggi quella prima edizione super-economica, sul mercato dell’usato, si trovi a non meno di dieci euro: venti volte il prezzo d’uscita, per tacer dell’inflazione. La felicità vende, certo, ma costa; si vede che i libri faranno la felicità, ma i soldi, a quanto pare, di più.