
una fogliata di libri
Lavorare e amare Amare e Lavorare
La recensione del libro di Tove Jansson edito da Electa, 96 pp., 12 euro
Forse li avete visti: quei personaggi a forma di piccoli ippopotami bianchi che negli ultimi anni sono apparsi in alcune belle riedizioni comics di Iperborea, in formato strip (in tutto cinque volumi). Ma anche sulle tazze Arabia, brand di design finlandese che dagli anni Cinquanta le produce: quella iconica ha lo sfondo rosa con due personaggi bianchi che si abbracciano, ma Arabia lancia un’edizione limitata annuale ispirata al sentimento del tempo. I personaggi sono i Mumin, creati dalla pittrice, illustratrice e scrittrice finlandese Tove Jansson, nata a Helsinki nel 1914 e morta nel 2001. In Lavorare e Amare. Amare e Lavorare, l’ultimo volume della collana Oilà di Electa, diretta da Chiara Alessi, la giornalista e scrittrice Laura Pezzino scrive una biografia di Tove Jansson guidata dai luoghi che hanno segnato la sua vita. Le tre isole: una in Svezia, la casa di vacanza dell’infanzia, che ha ispirato la geografia della valle dei Mumin; una nella Finlandia occidentale, dove Jansson ha vissuto nel dopoguerra, e l’ultima a sud, da cui si è allontanata in tarda età. Ma anche le case: quello studio-abitazione collegato allo studio della compagna Tooti. Prima: le accademie di arte frequentate, a Stoccolma e a Helsinki. Poi Parigi e un giro del mondo di otto mesi. I Mumin in origine sono dei romanzi. Una serie – il primo è apparso nel 1945 e l’ultimo nel 1993 – di nove romanzi illustrati, uno dei quali è in verità una raccolta di racconti, che hanno dato vita poi a una striscia di fumetti su un quotidiano, e quindi a degli adattamenti di libri di fumetti. E in seguito a una serie di cartoni animati. Ancora prima, racconta Laura Pezzino, i Moomin erano un disegno murale nella casa di famiglia di Jansson. Perché Tove Jansson nasce come artista visiva, da figlia di uno scultore e un’illustratrice. L’amata madre Ham, pur con i sacrifici che il genere imponeva nel primo Novecento, già provvedeva all’unica entrata fissa della famiglia, ed è ricordata come una figura calda, accogliente, libera e felice, in una scena rievocata da Pezzino presa da un racconto di Jansson: una madre e una figlia restano chiuse nel cottage inondato dalla neve. Mentre aspettano i soccorsi, la madre disegna e il fuoco crepita nel camino. Laura Pezzino riesce, in questo volume agevole, a tenere insieme la Tove Jansson scrittrice (molti i romanzi senza-mumin, tra cui Il libro dell’estate), i suoi personaggi, e la Tove Jansson artista. Un volume delizioso sia per chi conosce Jansson sia per chi non ha mai sentito parlare neanche dei Mumin.
Tove Jansson
Lavorare e amare Amare e Lavorare
Electa, 96 pp., 12 euro