Shmutz

Enrico Paventi

La recensione del libro di Felicia Berliner, edizioni Mar dei Sargassi, 293 pp., 18 euro

Raizl, fulva diciottenne newyorchese, proviene da una famiglia chassidica ultraortodossa. Terza di cinque fratelli, è all’affannosa ricerca di un marito, vale a dire di un chussen. Nel frattempo, oltre a frequentare un corso di contabilità, trascorre le notti guardando al computer video pornografici – shmutz, appunto, “porcherie” –, e non riesce a farne a meno. Intenzionata però a smettere, si rivolge a una psicoterapeuta…


Questo, in sintesi, ciò che viene raccontato nelle pagine iniziali del romanzo e che non manca di incuriosire il lettore inducendolo a scoprire gli ulteriori sviluppi di una vicenda spassosa e avvincente, nell’ambito della quale abbondano i temi degni di attenzione: dal disagio dovuto ai rigidi usi e costumi israeliti alla difficoltà di integrarsi nel contesto scolastico, dalla complessità dei rapporti familiari alla curiosità per il mondo dei gentili fino alla ragguardevole evoluzione di una personalità, numerosi appaiono gli spunti di riflessione forniti al lettore. Tutto ciò raccontato con il brio e la leggerezza che fanno di Shmutz una narrazione davvero gradevole.


Riguardo poi all’aspetto stilistico, si deve osservare come il romanzo si caratterizzi per la scorrevolezza e l’essenzialità della prosa, la presenza di periodi brevi – che conferiscono alla narrazione un ritmo rapido e costante –, la ricchezza del lessico, la varietà dei registri espressivi e il plurilinguismo. A proposito di quest’ultima peculiarità, va messo in rilievo come l’autrice utilizzi in maniera sapiente i termini yiddish, che contribuiscono ad arricchire e vivacizzare le pagine del testo. I dialoghi inoltre, assai numerosi, sono contraddistinti tanto dalla concisione quanto dall’ironia: due connotati che li rendono godibilissimi anche grazie all’attenta e musicale versione italiana di Marina Finaldi.
Da ultimo, occorre sottolineare come Shmutz possa essere considerato un vero e proprio romanzo di formazione. La protagonista, ragazza timida e impacciata, acquisisce a poco a poco una sempre maggiore intraprendenza e consapevolezza di sé fino a diventare una persona indipendente nonché in grado di decidere della sua vita. Una crescita, insomma, che la porta a fare delle scelte e ad assumersene in toto la responsabilità, nella certezza che questa sia l’unica strada da seguire.       
 

Shmutz
Felicia Berliner
Mar dei Sargassi, 293 pp., 18 euro

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