Una fogliata di libri

La forma della farfalla

Carlo Crosato

La recensione del libro di Jury Romanini edito da LiberAria Editrice (75 pp., 13,50 euro)

Un piccolo centro commerciale è trasfigurato in un intero mondo, dotato di una sua complessa geografia, catene montuose, mari, fiumi, abitato da un’articolata antropologia capace di rappresentare i più disparati tipi umani, e sovrainteso da una divinità la cui teologia si impernia su una comoda sedia posta di fronte a dodici finestre onniscienti. Jury Romanini, nel suo La forma della farfalla, osserva uno dei non-luoghi moderni che siamo soliti frequentare, e trasforma questo microcosmo in una realtà completa e organica, pulsante. La scrittura di Romanini procede a rapide pennellate quasi impressionistiche, restituendo poesia a questo intrecciarsi freddo e funzionale di esistenze, questo testardo riprodursi del mondo e della sua mitologia tecnologica.

 

Un mondo sul quale, tuttavia, incombe la minaccia suprema: un asteroide che, imprevisto, spazza il normale corso di queste vite, troncando di netto e senza preavviso il loro quieto intrecciarsi e il perpetuarsi delle loro voci. Sull’astronauta e sull’astrologo che osservano il cielo ponendogli domande così diverse, sul contadino e la sua ostinata lotta contro l’aridità della terra, sulla commessa che funge da diga al fluire della piena dei clienti, sul piccolo cowboy che cavalca un cavallo di metallo verso un orizzonte irraggiungibile, sugli elementi della natura, sui colori che la illuminano, sullo stesso Dio che regna ma non governa su tale piccolo mondo, il tempo sta per chiudersi. La molteplicità che pullula sotto lo stesso tetto del centro commerciale sarà ricapitolata nel medesimo destino che l’accomuna, come in un mondo ricapitolato da un ultimo eterno autunno.

 

Capitolo dopo capitolo e cadenzato da intervalli poetici e da raffigurazioni evocative, ogni personaggio si presenta, con le sue peculiarità, con il suo bagaglio di vita accumulata e di vita che attende di essere vissuta, con un timbro di voce proprio e inconfondibile. Scorrono davanti a noi, che forse siamo in un angolo, forse al centro delle trame da essi percorse, certo abbiamo un’ottima visuale panoramica su tutta questa fauna moderna. Uno dopo l’altro ci scorrono davanti, ignari di ciò che si sta abbattendo su di loro; su di noi, consapevoli solo che questi fenomeni sono accaduti già due millenni prima di Cristo in medio oriente, all’inizio del secolo scorso a Tunguska, di nuovo nel 2013. Nulla impedisce che si verificherà nuovamente, con esiti catastrofici per le cinquantadue persone che ora affollano le corsie del centro commerciale.
 

   

Jury Romanini
La forma della farfalla
LiberAria Editrice, 75 pp., 13,50 euro

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