una fogliata di libri

Nella terra del genio. Il Rinascimento, un fenomeno italiano

Maurizio Schoepflin

La recensione del libro di Marco Pellegrini, Salerno, 302 pp., 22 euro

All’origine del Rinascimento ci fu un atto di ribellione. E’ quanto sostiene Marco Pellegrini, docente di Storia rinascimentale e Storia moderna all’Università di Bergamo; una ribellione, secondo il nostro autore, neppure troppo giustificata, perché il Medioevo, contro il quale ci si rivoltò giudicandolo squallido e obsoleto, in verità era stato un periodo tutt’altro che oscuro. Eppure, quel gruppo di uomini visionari e insoddisfatti che nell’Italia del Quattrocento avvertì l’esigenza di voltare le spalle al passato, si rese protagonista di una straordinaria impresa culturale, capace di rifiutare un intero assetto di valori, tradizioni e idee considerato morente, e di inaugurare un periodo di eccezionali cambiamenti. Proprio a tali mutamenti è dedicato il bel lavoro di Pellegrini, finalizzato a spiegare in che cosa consistettero, come ebbero inizio e, elemento davvero importante nell’economia del libro fin da titolo, perché si verificarono primariamente nel nostro paese. Al centro di questo evento epocale “fu l’amore incondizionato per gli autori classici: una passione talmente travolgente da spazzar via lo scoglio rappresentato dalla loro appartenenza al paganesimo”. La prospettiva secondo cui interpretare la storia e la cultura mutò radicalmente: “Carico di tutte le più seducenti meraviglie benché pagano, il passato remoto fu idealizzato a detrimento del passato prossimo, rappresentato dal Medioevo che, per quanto cristiano, fu percepito come un modello di civiltà non più proponibile”. Considerata come la culla della bellezza, l’antichità andò a occupare il centro della scena culturale e il suo “richiamo in vita divenne il miraggio che partorì l’umanesimo rinascimentale”, il quale, peraltro, come ricorda Pellegrini, “si nutrì del ricchissimo retroterra che mutuò dal Medioevo, senza il quale non avrebbe mai preso vita”. I dodici capitoli del libro, preceduti da un’illuminante premessa, guidano il lettore a esplorare una delle più grandiose avventure dello spirito che l’umanità abbia vissuto: quest’avventura prese avvio in un paese tormentato da guerre e divisioni e poi si espanse in tutta l’Europa; la storia sembrò ripartire, traendo linfa vitale da un’eredità antica eppure sempre nuova. “La loro peculiarità – afferma l’autore a proposito degli umanisti – fu quella di conferire a questo patrimonio una significazione diversa rispetto a quella dominante in precedenza. Non nova sed noviter”. Pellegrini scrive con grande chiarezza e padroneggia una vastissima bibliografia. 

  

Nella terra del genio. Il Rinascimento, un fenomeno italiano
Marco Pellegrini,
Salerno, 302 pp., 22 euro

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